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La morte del calciatore Davide Astori

Inchiesta sulla morte di Davide Astori, gli indagati al Pm: “Nessun certificato falso”

Nell’ambito dell’inchiesta-bis aperta dalla procura di Firenze sulla morte dell’ex capitano della Fiorentina Davide Astori, sono stati interrogati questa mattina il professor Giorgio Galanti e la dottoressa Loira Toncelli, indagati dalla Procura di Firenze in concorso per falso materiale commesso da pubblico ufficiale. Entrambi hanno detto di non aver mai redatto un certificato medico falso.
A cura di Marco Beltrami
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Nell'ambito dell'inchiesta-bis aperta dalla procura di Firenze sulla morte dell'ex capitano della Fiorentina Davide Astori, sono stati interrogati questa mattina il professor Giorgio Galanti e la dottoressa Loira Toncelli, entrambi indagati dalla Procura di Firenze in concorso per falso materiale commesso da pubblico ufficiale. Sia l'ex direttore della medicina sportiva dell'ospedale fiorentino di Careggi che il medico dello stesso centro specialistico di Medicina sportiva, rispondendo alle domande del Pm Antonino Nastasi, hanno detto di non aver mai redatto un certificato medico falso.

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Davide Astori, gli sviluppi dell'inchiesta e gli indagati. S'indaga sul certificato falso

Il professor Giorgio Galanti, già indagato con Francesco Stagno per omicidio colposo, in questo secondo fascicolo è indagato in concorso con la la dottoressa Loira Toncelli riguardo a un certificato medico relativo a un esame (Strain) a cui in realtà, sostiene l'accusa, il calciatore trovato senza vita il 4 marzo 2018 a Udine nella camera d'albergo in cui era in ritiro con la squadra viola, non sarebbe mai stato sottoposto. Per l' accusa, il capitano della Fiorentina morì per la mancata diagnosi di una patologia cardiaca che era tale da impedirgli la carriera di calciatore. In particolare per il pm la diagnosi non venne eseguita in quanto mancavano esami specifici che avrebbero rivelato l'insorgere della patologia. Il certificato invece ritenuto falso dalla procura mostrerebbe invece che i medici decisero che lo sfortunato calciatore fosse idoneo al calcio agonistico in quanto in possesso di tutte le informazioni scientifiche necessarie.

Inchiesta Astori, cosa ha dichiarato il professor Galanti davanti al magistrato

Se il terzo indagato (per l'ipotesi di reato di soppressione, distruzione e occultamento di atti veri) nella vicenda, l'attuale direttore della medicina sportiva di Careggi, Pietro Amedeo Modesti, non si è presentato davanti al magistrato, avvalendosi della facoltà di non rispondere, questa mattina è stato il turno del professor Giorgio Galanti. Quest'ultimo ha dichiarato di non aver mai redatto un documento medico falso. "Il mio assistito ha risposto alle domande e ha chiarito che non è stato redatto nessun falso", ha affermato il difensore di Galanti, l'avvocato Sigfrido Fenyes, che ha poi proseguito "ha ribadito la non alterazione degli esami eseguiti all'epoca sul calciatore Astori, che sono conservati integri a beneficio di tutti". E per chiudere "si tratta di distinguere tra quelle che sono valutazioni scientifiche e quelle che sono valutazioni legate alla certificazione di esiti di esami medici. In questo caso si verte nella prima categoria".

La difesa della dottoressa Toncelli

Anche la dottoressa Toncelli, prima a comparire davanti al pm ha detto di non aver redatto alcun referto medico falso ma solo di aver chiarito in una nota esplicativa il significato di due parametri cardiaci relativi alla ‘curva di Strain' ricavabili da un ecocardiogramma cui il calciatore fu sottoposto nel luglio 2017. "La dottoressa – ha spiegato il suo avvocato Vincenzo De Franco – ha specificato di non aver mai visitato Davide Astori e di non aver mai fatto una valutazione della curva di ‘Strain' ma di essersi limitata a leggere un valore, un parametro e a metterlo nero su bianco". Secondo dunque il legale "non c'è alcun falso".

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