Inchiesta per corruzione, arrestato l’ex portiere Renato Copparoni
Renato Copparoni per oltre dieci anni ha militato in Serie A ed è noto soprattutto per essere stato il primo portiere (ed uno dei pochi in assoluto) capace di neutralizzare un calcio di rigore a Diego Armando Maradona. Oggi a sessantaquattro anni l’ex portiere di Torino e Cagliari è stato arrestato per corruzione insieme ad altre quattro persone. I cinque arrestati avrebbero pagato una tangente da circa 90 mila euro per vincere un appalto da 9,5 milioni di euro.

Tangenti per vincere un appalto: domiciliari per Copparoni
La Guardia di Finanza di Cagliari ha arrestato Copparoni insieme a quattro complici: Davide Galantuomo, 56 anni, ex presidente dell’Ente acque Sardegna ed ex sindaco di Quarto Sant’Elena; Gianni Lilli, 64 anni, di Modena, dirigente del consorzio che vinse l’appalto; Luigi Betti di Forlì e Salvatore Paolo Pinna, 54 anni, già finito nella maxi inchiesta sugli appalti truccati della Procura di Oristano. Tutti e cinque sono ai domiciliari.
Gli arrestati avrebbero pagato una tangente da circa 90 mila euro per vincere un appalto da 9,5 milioni di euro per la progettazione e l’esecuzione di un impianto di produzione di energia rinnovabile solare in un’area industriale in provincia di Nuoro, ma sono stati scoperti dalle Fiamme Gialle del nucleo di polizia tributaria di Cagliari.
10 anni con il Toro e il rigore parato a Maradona
Sardo, classe 1952, Copparoni inizia la carriera con il Cagliari. Dopo sei anni da professionista passa al Torino, con cui è prevalentemente il secondo portiere, in un’epoca in cui i vice giocavano pochissimo. Diventa popolarissimo il 2 marzo 1986 quando nel corso di un incontro tra Napoli e Torino riesce a respingere un calcio di rigore di Maradona, primo portiere a farlo in Italia. L’ultima stagione la disputa a Verona. Nel calcio è rimasto a lungo, anche come allenatore dei portieri di Foggia e Lazio.