In coma Mazurkiewicz, ex portiere dell’Uruguay che stregò Pelè

L'ex numero uno della nazionale uruguayana, Ladislao Mazurkiewicz, eletto miglior portiere dei Mondiali di Messico 1970, è in coma. Lo ha fatto sapere via Twitter un portavoce della famiglia dell'ex calciatore, per sei anni (1964-1970) simbolo anche del Penarol. Il 67enne Chiquito, com'è soprannominato in patria, è ricoverato in ospedale dallo scorso 24 dicembre per complicazioni respiratorie, ma negli ultimi giorni le sue condizioni si sono aggravate.
Da 24 ore Chiquito è in coma – ha fatto sapere dall'ospedale il portavoce della famiglia Fernando Alvez, ex compagno di Mazurkiewicz e poi suo giocatore quando questi passò ad allenare -. I suoi reni e gli altri organi vitali hanno smesso di funzionare, a parte il suo cuore che e' quello di un leone come lo era la sua personalità.
Soprannominato anche el arquero negro (il portiere nero, per l'inconfondibile divisa nera che indossava in partita), l'ex della Celeste è considerato uno dei migliori portieri di tutti i tempi. Fra i suoi estimatori c'è sempre stato Pelè, avversario dell'uruguayano a Messico '70, dove il Brasile prevalse sulla Celeste (poi quarta) in semifinale. Fra i successi calcistici di Mazurkiewicz ci sono la Coppa Libertadores nel 1966, con il Penarol, e l'Intercontinentale nello stesso anno, e la Coppa America con l'Uruguay nel 1967. Nel 1971 vinse invece la prima edizione del campionato brasiliano, il Brasilerao, giocando nell'Atletico Mineiro.