In Brasile la dittatura militare spiava Pelè, Senna e Socrates (VIDEO)

In ‘Fuga per la vittoria' a Pelé bastavano un dribbling e una rovesciata leggendaria per fare marameo alla dittatura nazista. Troppo poco per eludere il controllo capillare dei ‘militari' che per oltre 20 anni (dal 1964 al 1985) hanno spiato ‘le vite degli altri' dei brasiliani. Nessuno escluso. Anche personaggi molto e amati per le loro imprese sportive come la ‘perla nera' e, addirittura, l'ex pilota di Formula 1, Ayrton Senna. In base alle fonti – provenienti dagli archivi della Direzione di ordine politico e sociale (Dops), l'organismo statale che si occupava delle attività di polizia politica durante il regime – è emerso che i militari seguivano regolarmente la carriera di ‘O Rei'. Nel caso di Senna, invece, sono stati trovati ritagli di giornale in cui si ricorda che la sua famiglia aveva subito minacce di sequestro da parte del gruppo ‘Comando Vermelho'. Non ci sono invece riferimenti a manifestazioni politiche o adesioni a qualche partito da parte del tre volte campione del mondo di Formula 1. Tra gli atleti spiati dal regime figura anche l'ex centrocampista della nazionale verdeoro e della Fiorentina, Socrates, morto nel dicembre 2011: i militari avevano archiviato il servizio di un quotidiano in cui l'ex giocatore, idolo del Corinthians, veniva indicato come possibile candidato di un partito di sinistra a Ribeirao Preto, nell'entroterra di San Paolo.