Immobile va a secco e la Lazio frena ancora col Bologna. Bene Verdi, male Nani
La domenica perfetta di questa 29esima giornata, l’ha vissuta sicuramente Mauro Icardi che con il suo poker di gol contro la Sampdoria, ha fatto sicuramente tremare quel Ciro Immobile che questa sera, contro il Bologna, era chiamato a replicare la prova di ‘Maurito’ a ‘Marassi’. All’Olimpico, contro i felsinei, la gara tra la Lazio e i ragazzi di Pioli, è terminata con il punteggio di 1-1 in virtù dei gol realizzati da Verdi e Lucas Leiva. Diversi i cambiamenti nell’11 iniziale di Simone Inzaghi che ritrova Marusic di ritorno dalla squalifica, ma deve rinunciare a Milinkovic-Savic per infortunio, partito dalla panchina, al suo posto il portoghese Nani alle spalle del bomber napoletano e Felipe Anderson alto lungo l’out destro.
Per il Bologna invece tutto confermato davanti con Verdi a supportare Rodrigo Palacio. All’Olimpico la partenza dei biancocelesti è stata subito forte con l’intento di chiudere presto la partita nonostante un Bologna molto ordinato e spesso pericoloso in fase di contropiede e che ha trovato subito il gol dell’iniziale vantaggio. Tra i migliori in campo sicuramente Luis Alberto, autore di una gara straordinaria, così come Verdi. Malissimo invece Nani, uno dei peggiori assoluti sul terreno dell’Olimpico.
I migliori in campo all’Olimpico
Verdi: un gol che mancava dal 22 dicembre
Se qualcuno pensava che il mancato passaggio al Napoli durante il mercato di gennaio avesse per un attimo bloccato Simone Verdi, si sbagliava di grosso. Già, perchè proprio contro la Lazio il talento scuola Milan, ha deciso di fare il fenomeno e giocare da protagonista interscambiandosi con Palacio nel ruolo di punta mandando in tilt la difesa della Lazio, messa in difficoltà dall’assetto tattico dell’attacco dei felsinei. Suo il gol che ha sbloccato la gara.
Certo, il 90% della rete del vantaggio è merito di Dzemaili che con un missile da metà campo ha colto impreparato Strakosha che ha respinto come ha potuto il tiro potentissimo dello svizzero sul quale si è avventato con un rapace lo stesso Verdi che ha ribadito in rete la respinta dell’estremo difensore dei biancocelesti. Un gol, il primo del 2018, che potrebbe avere il sapore del riscatto per un calciatore che nelle ultime giornate si era un po’ perso e che Donadoni adesso può dirsi felice di aver finalmente recuperato per questo finale di campionato. Verdi è stato bravo a sacrificarsi per tutto il resto della partita tenendo palloni importanti lontani dalla porta difesa da Mirante.
Una partita da incorniciare per Lucas Leiva
Ruba palloni, si inserisce nelle traiettorie dei passaggi e fa densità in fase d’attacco nell’azione offensiva della Lazio. Lucas Leiva conferma il suo ottimo momento di forma che segue l’ottima prestazione vista in Europa League contro la Dinamo Kiev dove realizzò il gol del vantaggio in Ucraina. L’ex Liverpool allora si è ripetuto anche questa sera con un gol davvero fondamentale.
Un inserimento pazzesco che ha eluso la difesa del Bologna e che ha consentito al brasiliano di poter andare in gol e far rifiatare nuovamente i biancocelesti che erano sotto di una rete. Leiva ha avuto il merito di saper gestire al meglio ogni pallone a centrocampo e di essere in grado di leggere sempre i movimenti dei compagni che attendevano solo di beneficiare della sua ottima visione di gioco. Ennesimo calciatore rivalutato dalla cura Lazio quando sembrava essere ormai al termine della sua carriera
Luis Alberto è il jolly di Simone Inzaghi
Per una Lazio che ha provato dal primo tempo a trovare la via del gol per vie centrali e per le corsie laterali, c’è sempre stato un protagonista assoluto che ha ispirato proprio la manovra della squadra biancoceleste. Contro il Bologna, per chi ancora non se ne fosse accorto, si è visto il grande lavoro che svolge Luis Alberto in squadra. Lo spagnolo, in una stagione davvero da incorniciare, è stato per tutta la gara il jolly a cui Simone Inzaghi non ha chiesto nulla, se non fare quello che si sembrava più giusto fare in campo.
Lo spagnolo era praticamente in ogni fase di gioco e accendeva sempre la giocate della Lazio. Non è stato in grado di realizzare un gol che forse avrebbe meritato, ma è stato abile comunque a servire un assist al bacio a Lucas Leiva in occasione del gol dell’1-1 realizzato dal brasiliano. Calciatore davvero di grande qualità.
I flop di questo Lazio-Bologna
Ancora una volta spento Immobile
Forse dopo il poker di gol di Icardi nel pomeriggio contro la Sampdoria, ci saremmo aspettati almeno una minima reazione d’orgoglio da parte di Ciro Immobile. E invece l’attaccante napoletano non è riuscito a trovare la via del gol facendosi chiudere dalla difesa del Bologna, mostrando di soffrire tanto la marcatura di Gonzalez e di De Maio (poi sostituito). Una gara in cui sono mancati proprio i suoi gol, le sue incursioni, le sue corse nello spazio e l’incredibile capacità di superare l’uomo in accelerazione.
La difficoltà di aver avuto Nani come trequartista alle sue spalle (non il suo ruolo) e un Felipe Anderson che nel secondo tempo è calato vistosamente rispetto alla prima frazione, è stata sicuramente una delle cause del blocco del bomber partenopeo che adesso dovrà difendere al meglio la classifica marcatori dall’assedio deciso di una scatenato ‘Maurito’.
Nani più in ombra degli altri
Degli uomini offensivi messi in campo da Simone Inzaghi dall’inizio, forse è stato uno dei meno brillanti. Stiamo parlando del portoghese Nani che non ha fatto in tempo a cominciare la gara che subito si è visto il rientro del centrocampo del Bologna che in fase di ripiegamento andava a chiudere tra le linee le giocate dell’ex Manchester United schierato nel ruolo di trequartista. Una posizione inedita la sua che è sempre stato un uomo di fascia capace di saltare l’uomo con una facilità incredibile.
Proprio la posizione l’ha probabilmente penalizzato perdendosi tra le linee e non riuscendo ad essere importante e imprevedibile, come forse Simone Inzaghi voleva, alle spalle di Immobile. Sicuramente da rivedere e lo conferma la sostituzione dopo soli 45’. Ma sta di certo che quel posto è di certo di Milinkovic-Savic che con Luis Alberto e Felipe Anderson, senza considerare gli inserimenti di Lucas Leiva e Parolo, forma un reparto di centrocampo a dir poco spettacolare per i biancocelesti.
Distratti e superficiali Masina e De Maio
Lungo quella fascia, ovvero quella occupata da Marusic e dove spesso si andava a spostare anche Luis Alberto, per il Bologna è andato in netta difficoltà Masina. Ha provato più volte a riuscire a bloccare le avanzate offensive del montenegrino e dello spagnolo che hanno messo spesso in difficoltà il terzino sinistro dei rossoblu che però non è mai stato in grado di trovare misure preventive ottimali per poter scrollarsi di dosso l’asfissiante pressione dei due calciatori biancocelesti.
Frettoloso e superficiale su diverse giocate e capace di perdere palloni importanti che hanno innescato le azioni d’attacco della Lazio, anche De Maio non ha giocato proprio una delle partite più positive della sua stagione. Concentrato a marcare stretto Immobile, molto spesso ha perso di vista i tempi di giocata dei fantasisti della Lazio che l’hanno più volte saltato. Una volta ammonito per fallo sullo stesso Immobile, Donadoni è stato costretto a sostituirlo. Non proprio positiva la sua partita e per questo flop di questo match dell’Olimpico insieme allo stesso Masina.