Ilaria D’Amico: “Gigi è pronto al ritiro. Pensa già alla sua nuova vita”

Chissà se Ilaria D'Amico avrà dato il bacio con la lingua (da parte di Gattuso) a Buffon che ha compiuto 40 anni e si avvia verso la chiusura della carriera. Già ma quando smetterà Gigi? "Decidi tu, non fare come è successo a me… che lo hanno fatto altri", gli ha consigliato Francesco Totti nel messaggio d'auguri che gli ha inviato domenica scorsa. La finale di Champions contro il Real e la gara contro la Svezia – quella della maledetta e mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018 – sono il più grande cruccio dell'estremo difensore della Juventus e della Nazionale. Se fosse possibile, salirebbe a bordo della Delorean per un viaggio a ritroso nel tempo così da cambiare il corso del destino. Ma non può farlo.
Gigi è preparato, da tanto immagina questo momento. Sa benissimo che nulla gli darà più quell'adrenalina che gli ha regalato il suo mestiere. C'è però tutta un'altra vita di cui ha molta fame. Ma so che per lui gli obiettivi sono fondamentali. Se oggi non gliene restassero, penso alla Champions League, avrebbe già smesso di giocare.
Ilaria D'Amico, compagna dal 2014 di Gigi Buffon, conduttrice di ‘Sky Calcio Show' ha raccontato nell'intervista al settimanale femminile ‘F' come l'uomo e il calciatore vivano l'evoluzione della situazione. Riavvolge il nastro e torna alla sera dell'esclusione degli Azzurri nei playoff contro la Svezia.
Ero a San Siro con i figli. I minuti prima del fischio finale sono stati i peggiori: guardavo ormai solo Gigi e continuavo a pensare ‘questa sarà una mazzata'. Il mutismo di quel viaggio di ritorno in macchina, non lo dimenticherò mai. Gigi era un uomo dilaniato. L'unica cosa che puoi fare in quel momento è coccolare. Accudire. Il giorno dopo l'ho portato a pranzo in una cascina fuori Milano: non c'era praticamente nessuno. Noi che di carattere siamo chiacchieroni, abbiamo scambiato sì e no tre parole, poi abbiamo vagato senza meta nei campi dietro la Martesana.
Sconfitta e batosta. Come si sta accanto a un campione nei momenti più difficili della carriera? Bella domanda. La risposta è tutta nella fiducia e nell'amore sincero che si provano nei confronti del proprio compagno.
Ho continuato a piangere senza che lui mi vedesse, per come era sofferente – ha aggiunto Ilaria D'Amico -. Il dolore di chi ami vorresti caricartelo sulle spalle e portarglielo via. Poi ti rendi conto che l'altro ha delle risorse molto più grandi di quelle che pensi. Dopo le prime terribili 48 ore è ripartito. In quei momenti lo vedo fortissimo.

Ansie. Nel suo libro del 2010 Buffon raccontò di aver sofferto di depressione. Chi ha letto quelle pagine aziona il rewind e lascia che la sequenza videoclip scorra davanti agli occhi. Ma quello era un altro Gigi, s'affretta a precisare la D'Amico.
Le autobiografie bisognerebbe scriverle a fine carriera. Quel libro parlava di un ragazzo di 27 anni, non l'uomo che ho conosciuto e che ha fatto un lungo lavoro su se stesso.
Perché Sanremo è Sanremo… ma non si può. Dal palcoscenico della tv satellitare a quella di Stato, dal rettangolo verde al verde di Sanremo e allo spettacolo della Città dei fiori. La conduttrice di Sky Sport ha poi svelato un piccolo risvolto della propria carriera: il suo nome era stato accostato alla conduzione del Festival canoro poi però le cose sono cambiate ed è lei stessa a spiegare la ragione.
C'è stato un contatto all'inizio ma poi la cosa non è andata. Sono un volto di Sky, sarebbe stato complicato.