Il Var in Champions non c’è, nemmeno la moviola. E i rigori alla Juve non li danno
Cosa sarebbe accaduto se ci fosse stato il Var? E soprattutto la Juve lo avrebbe invocato oppure no, considerato che in Italia non è mai stata tra le fautrici della moviola in campo? A giudicare da quanto accaduto nel primo quarto d'ora della gara di Champions giocata a Wembley il replay dell'azione di Douglas Costa sarebbe tornato sicuramente utile ai bianconeri e all'arbitro che invece ha lasciato correre. Così come avrebbe fatto la differenza anche in occasione del mani galeotto di Chiellini che – da terra – se la cava con molto mestiere su Kane con la palla che gli carambola sulla mano.
Gli spurs protestano per un mani di Chiellini su Kane
Minuto numero 14. Harry Kane porta scompiglio nell'area di rigore della Juventus. Chiellini si arrangia come può e non molla la marcatura sull'attaccante inglese, bomber della Premier. Il difensore, però, scivola ma ha la prontezza di riflessi che gli consente di ostacolare col corpo il movimento dell'avversario. Se la cava con molto mestiere ma rischia grosso perché, come mostrato dalle immagini della moviola, tocca la palla con la mano sinistra frenando il dribbling della punta degli Spurs. Per l'arbitro, però, non è rigore.
Il fallo di Vertonghen, rigore non dato alla Juve
Né lui, né i suoi collaboratori hanno ritenuto falloso quello scivolone di Vertonghen che aggancia al 17° con la punta del piede il brasiliano e lo stende. Il pubblico inglese ammutolisce: tutti hanno gli occhi fissi sul fischietto che fa cenno di continuare tra le proteste dei bianconeri. Niente penalty, eppure l'intervento del difensore belga appare palesemente in ritardo, fuori tempo, scomposto, goffo. Una decisione pesantissima alla luce della rete che poco dopo realizzerà Son portando il Tottenham in vantaggio nella prima frazione (39°).