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Il trionfo del Matador Edinson Cavani: l’ultimo predestinato

Edinson Cavani è il nuovo fenomeno del calcio italiano: giocatore completo e maturo, è pronto a trascinare il Napoli al definitivo salto di qualità. Merito di De Laurentiis e di Walter Mazzarri.
A cura di Alessio Pediglieri
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napoli cavani

L'eroe di Napoli, il nuovo Maradona, il Matador implacabile. Più semplicemente Edinson Cavani. E' lui il personaggio del momento, l'uomo che sta facendo sognare un popolo intero e che si è confermato il fiore all'occhiello di un calcio italiano che in estate ha deciso di fare a meno di altri campioni. Via Sanchez, Pastore ed Eto'o, l'uruguagio è stato trattenuto da De Laurentiis malgrado le offerte estere: dopo averlo preso dal Palermo, a Napoli, oggi, Cavani si è trasformato in una autentica macchina da gol che sta deliziando i tifosi azzurri e tutti gli esteti del bel calcio.

E' NATA UNA STELLA –  I tre gol contro il Milan sono solamente uno spunto, non certo un punto d'arrivo. Al di là dell‘hattrick al San Paolo nel big match contro i campioni in carica, ciò che ha stupito è la qualità delle reti segnate e la quantità di palloni che Cavani ha giocato e, spesso, si è andato  a procurare. Un momento magico, psicofisico, ma anche qualcosa di più: la convinzione che non è un semplice bagliore autunnale e che, se la squadra lo servirà a dovere, potrà essere lui il trascinatore che Napoli stava cercando da una ventina d'anni a questa parte. Dopotutto, da solo Cavani ha steso il Milan e le tre perle contro i rossoneri si incastonano benissimo nella corona da capocannoniere in serie A, insieme al gol che ha fatto tremare Napoli al Manchester City in Champions League. Non è un caso se Mazzarri tra i ‘tre tenori'  non abbia tolto proprio lui dal campo anche in vista dell'impegno infrasettimanale: Hamsik e Lavezzi hanno tirato il fiato, Cavani ha dato gatte da pelare alla difesa rossonera fino alla fine. Segno che Cavani è fondamentale per questo Napoli.

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TRA TRIPLETTE E GOL, ARRIVA L'INVESTITURA – I numeri parlano chiaro, Edinson Cavani è da sempre un predestinato del pallone. Restando alla sua avventura italiana, sono adesso quattro le triplette del bomber uruguagio segnate con la maglia del Napoli, lo scorso anno. Sue le reti nel 3-0 contro la Juventus, altri tre gol nel 4-0 del Napoli alla Sampdoria, tre reti nel 4-3 con la Lazio e ancora tre gol nel pareggio in Europa League (3-3) contro l'Utrecht. L'anno scorso, sempre in azzurro, Cavani si classificò secondo nella graduatoria dei bomber, dietro a Di Natale. Cavani arrivò alla doppia cifra di 26 realizzazioni, due in meno del bomberino tascabile bianconero. Ma sono ben 29 le reti complessive segnate fino ad oggi con la maglia del Napoli da Cavani, con una media impressionante: 0,78 gol ogni 90 minuti, quasi una rete a partita, avendone disputate fin a questo momento 37. Ma il feeling di Cavani con le reti avversarie è sempre stata una costante del giovane talento uruguaiano fatto conoscere in Italia da Maurizio Zamparini, patron del Palermo.

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L'AVVENTURA IN ROSANERO, IN CHIAROSCURO – In Italia, in Sicilia arrivò tra il silenzio generale nel gennaio del 2007. La società rosanero lo prelevò dal Danubio dove Cavani aveva militato per due stagioni con uno score comunque di tutto rispetto: 25 gare e 9 gol in campionato, 5 presenze e 3 gol nelle coppe nazionali. Allora Cavani aveva 20 anni appena compiuti e il suo cartellino venne acquistato per la ‘miseria' di 5 milioni di euro. Gli inizi in rosanero e in Italia non sono da ricordare: a causa di infortuni prima e di incomprensioni tattiche poi, Cavani in Sicilia trova nelle prime due stagioni grosse difficoltà nell'inserirsi con costanza nell'undici titolare. Con Guidolin in panchina e Amauri in campo, quando entra, entra da punta esterna, lontano dall'area avversaria, poi, con la carambola di allenatori e giocatori da parte di Zamparini, nelle stagioni successive, la sua parentesi in rosanero migliora soprattutto grazie a Delio Rossi. Cavani concluderà la sua avventura siciliana con 117 partite all'attivo impreziosite da 37 reti, così suddivise: 109 presenze (con 34 gol) in Serie A, 6 presenze (e 3 reti) in Coppa Italia e 2 presenze in Coppa UEFA. Il 22 luglio 2010 viene ufficializzato il suo passaggio al Napoli.

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UN AFFARE DA 5 MILIONI: NASCONO I ‘TRE TENORI' – La modalità di trasferimento consiste in un prestito oneroso per 5 milioni di euro con diritto di riscatto obbligatorio dell'intero cartellino, tramite scrittura privata, fissato a 12 milioni (pagabili in quattro anni), per un ammontare complessivo di 17 milioni. Il calciatore firma un contratto fino al 2015. In quell'occasione, Cavani viene strappato praticamente dalle mani dell'Inter che ne aveva chiesto le prestazioni, ma Zamparini lo dirotta su Napoli con il beneplacito del giocatore e la soddisfazione di De Laurentiis vero artefice della trattativa. Walter Mazzarri non ha dubbi e lo schiera da subito nel ruolo a lui più congeniale: terminale offensivo del suo 3-4-2-1 con Lavezzi e Hamsik a fare da rifinitori. Nascono i ‘tre tenori‘. Il tecnico dei partenopei viene da subito ripagato: esattamente un mese dopo il suo ingaggio, firma i suoi primi gol con la maglia partenopea e in assoluto in una competizione europea, decidendo con una doppietta la partita di ritorno in Svezia contro l'Elfsborg in Europa League. E' l'inizio della svolta della sua carriera e l'inizio delle fortune del Napoli.

AL PRIMO ANNO SUPERA VOJAK ED ENTRA NELLA STORIA DEL NAPOLI – A settembre contro il Cesena segna la sua prima doppietta in serie A, in Europa è l'autentico trascinatore del Napoli: tripletta nel 3-3 con l'Utrecht e contro la Steaua Bucarest, al San Paolo sigla la rete vittoria al 93′ che consegna la qualificazione al turno successivo del Napoli. Il 20 marzo 2011, con una doppietta nella partita interna contro il Cagliari, raggiunge quota 22 reti in campionato, eguagliando lo storico record di Antonio Vojak che resisteva da settantotto anni per poi, quindi, superarlo il 3 aprile successivo grazie alla quarta tripletta stagionale, decisiva nel 4-3 casalingo ai danni della Lazio. Lo score della stagione d'esordio in maglia partenopea si attesta a 47 presenze e 33 reti complessive (26 in campionato e 7 in Europa League), recitando un ruolo da protagonista nella qualificazione diretta in Champions League.

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IL FUTURO E' GIA' QUI – Questa sua prima strepitosa stagione gli vale il rinnovo di contratto e il riscatto completo del cartellino da parte del presidente De Laurentiis che durante l'estate 2011 resiste ad ogni tipo di ‘attacco' di pretendenti pronte ad ingaggiare Cavani. Il patron azzurro non cede, tentenna un po' per Hamsik, poi è pronto a trattare per Lavezzi ma alle sue condizioni. Tutti sketch di uno stesso film la cui regia è in mano al presidente: Napoli si tiene stretti i ‘tre tenori' e l'inizio della stagione è a dir poco travolgente. I suoi primi gol sono pesantissimi: in Champions League, con la rete di Cavani, il Napoli spaventa il Manchester City dei fenomeni e dei soldi e in campionato sigla una tripletta ai danni dei campioni in carica del Milan, decisiva nella vittoria per 3-1 al San Paolo. E così, diventa il primo calciatore a portarsi a casa il pallone della partita, trofeo che da quest'anno spetta a chi realizza tre gol in una partita. Ennesimo titolo di un giocatore oramai diventato un campione.

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