Il Torino vola: le magie di Iago Falque spingono Mihajlovic in zona Champions
Terza vittoria consecutiva, ancora imbattuto in casa, miglior attacco del campionato e in piena corsa per un piazzamento europeo. Il Torino di Sinisa Mihajlovic non è più una sorpresa, ma ormai una piacevole conferma. Anche contro il Chievo, nonostante dalle parti del capoluogo piemontese si siano viste partite migliori, i ragazzi del tecnico serbo hannocora una volta dimostrato di essere una scheggia impazzita di questo campionato che, dietro alla Juventus, continua ad essere molto equilibrato. Con il "Gallo" Belotti stranamente all'asciutto, questa volta ci ha pensato Iago Falque a regalare al popolo granata altri sorrisi e altri tre punti pesantissimi. Una vittoria arrivata però con un po' troppa fatica (il Chievo non si è arreso fino all'ultimo e, in alcuni tratti del match, ha anche giocato meglio) e grazie anche ad un paio di decisioni arbitrali discutibili. Mihajlovic sorride, ringrazia i suoi e attende le prossime due suggestive partite: quella contro la sua ex squadra (la Samp) e il derby con i campioni d'Italia.
La serata di Iago Falque
Spinto dal proprio pubblico e forte del recupero fisico del suo bomber, il Toro di Mihajlovic ha subito caricato il Chievo alla ricerca del gol. L'obiettivo granata si è però scontrato con l'intraprendenza dei gialloblu, che hanno risposto colpo su colpo alle iniziative dei padroni di casa e messo in mostra il solito gioco molto organizzato. E così, dopo l'occasione sprecata da Belotti al settimo minuto, è stata proprio la squadra veneta a rendersi pericolosa in un paio di situazioni con gli inserimenti di Birsa e del sempreverde Pellissier. L'equilibrio del primo tempo, messo a dura prova da alcune occasioni interessanti capitate nelle due aree di rigore, è definitivamente crollato grazie all'uno-due di Iago Falque: in gol al 35esimo con un preciso colpo di testa, e tre minuti più tardi con un sinistro chirurgico che ha beffato per la seconda volta Sorrentino. Due reti che hanno sgonfiato il Chievo, rientrato negli spogliatoi con il doppio svantaggio e con un forte mal di testa.
Il Chievo si sveglia tardi
Con l'ex granata Meggiorini in campo, al posto di Izco, il Chievo ha tentato di scuotersi. Il primo squillo della ripresa è stato proprio del nuovo entrato che, con una splendida rovesciata, ha fatto tremare la tifoseria granata. Complice un Toro inaspettatamente tutto rintanato nella propria trequarti, l'undici di Maran ha preso il sopravvento nei primi quindici minuti del secondo tempo: periodo nel quale i clivensi hanno giustamente protestato per un paio di rigori non concessi dal giovane arbitro Daniele Chiffi. Un Torino "moscio", per usare un aggettivo caro al suo tecnico, che si è ripreso dalla metà della ripresa grazie anche all'ingresso in campo di Obi al posto del "man of the match" Iago Falque.
Appena entrato, l'ex interista si è infatti subito reso pericoloso e ha impegnato Sorrentino in una parata difficile. Dopo una rete annullata per fuorigioco, il Chievo ha reagito e sfiorato il gol con Castro (decisivo Hart), prima della capocciata vincente di Inglese: arrivata a cinque minuti dal termine del match. Nel finale al cardiopalma, con i veneti tutti in avanti a caccia del pareggio, l'ultimo colpo di scena è stato l'espulsione di Cacciatore: decretata poco prima del fischio finale e dell'ovazione del "Grande Torino".