Il tifoso aggredito a De Laurentiis: “Non vendo la mia dignità. Mi riservo di denunciarlo”

In tribunale, altro che scuse e invito a chiarirsi bonariamente. Se Dario D'Agostino, 30 anni, di Porto Recanati, tifoso del Napoli non cambierà idea allora Aurelio De Laurentiis vedrà ricevere una querela per aggressione. D'Agostino è il tifoso azzurro che ha rinfacciato al presidente partenopeo la doppia identità della squadra (grande con le grandi, piccola con le piccole) ed è stato affrontato a muso duro dal patron, che aveva un diavolo per capello a causa della sconfitta e della figuraccia fatta a Parma. "Gli ho detto: presidente, noi non vogliamo vincere solo contro la Juventus – ha raccontato al Resto del Carlino -. L’ho detto con educazione e per tutta risposta lui è sceso dalla macchina e si è avventato contro di me sotto gli occhi di chi era nei paraggi". Il suo avvocato, Anna Rosa Belsanti, è stato anche più deciso: "Ci riserviamo di intraprendere azioni legali contro Aurelio De Laurentiis. Il mio assistito ha riportato lesioni fisiche, oltre a un evidente stato di stress".
Le scuse e l'invito a Castelvolturno. De Laurentiis aveva subito contattato il tifoso per scusarsi e invitarlo a un colloquio cordiale. Difficile che accada, almenoi a giudicare dalle parole del tifoso. "Ho declinato l’invito senza alcun dubbio, perché la mia dignità di persona e di tifoso non la vendo a nessuno, nemmeno a chi ha solo più soldi di me".