Il “talento del Salento”. I migliori 11 che hanno vestito la maglia del Lecce
In principio fu ribattezzato “il Lecce dei miracoli”. Già, perché la squadra giallorossa è da sempre stata una delle poche “piccole” a far emergere un numero impressionante di calciatori (spesso sconosciuti) che sono diventati (e alcuni lo sono ancora), grandi talenti. Questi gli 11 calciatori più forti lanciati dalla squadra pugliese negli ultimi 20 anni.
Lorieri idolo della Curva di ‘Via del Mare'
Non ce ne vogliano i vari Chimenti, Benassi, Sicignano o Rosati, ma Fabrizio Lorieri è stato uno degli idoli della curva del “Via del Mare”. Si consacrò dal 1995 al 1999 con la maglia giallorossa dopo alcune non esaltanti esperienze in giro per l’Italia, eccezion fatta per quella ad Ascoli dal 1989 al 1993. In Salento ottenne due promozioni consecutive (dalla C1 alla B e dalla B alla A). Nella stagione 1997-1998 fu titolare in Serie A con il Lecce, che però poi retrocesse. Da grande bandiera però, nella stagione 1998-1999, in Serie B, conquistò nuovamente la promozione in Serie A con i pugliesi.
L’assetto a 4 di una difesa (quasi) imperforabile
In un ipotetico 4-2-3-1, abbiamo immaginato una linea formata da Marco Cassetti a destra che, arrivato a Lecce dopo 3 anni al Verona, si affermò in Italia con la Roma. A sinistra, oltre a Max Tonetto, chi se non il campano Erminio Rullo, cresciuto nel settore giovanile dei salentini e portato in prima squadra da Zeman nella stagione 2003/2004. I due centrali invece: Lorenzo Stovini e William Viali. Il primo forse mantiene un gran ricordo di sé anche a Reggio Calabria, ma al Lecce rimase per 5 anni consacrandosi come leader della difesa. Il secondo invece, venne portato in Puglia da Cesare Prandelli che lo ebbe nelle giovanili atalantine. Con i salentini fece il suo debutto in Serie A, e in tre campionati in massima serie e uno di Serie B, collezionò 110 presenze e 3 gol, numeri che gli valsero nel 1999 la fascia di capitano, conservata fino al 2001.
Un centrocampo tecnico e veloce
I “capitani” lì in mezzo. Guillermo Giacomazzi fu acquistato da Corvino nel 2001 che lo tenne con sé al Lecce fino al 2007. Poi le esperienze a Palermo ed Empoli prima del ritorno al Via del Mare dal 2008 al 2013 in cui nel 2009 vestì per la prima volta la fascia da capitano. Al suo fianco un osso duro come Cristian Ledesma. In un torneo in Svizzera nel 2001, fu notato sempre dal Ds Corvino che fece di tutto per portarlo a Lecce. La consacrazione nella stagione 2002/2003 con Delio Rossi in panca prima di finire alla Lazio.
Cuadrado, Chevanton, Vucinic e Bojinov
A destra piazziamo lui. E’ bastata una sola stagione, 2011/2012, per far entrare Juan Cuadrado di diritto in questa speciale formazione. 33 presenze e 3 gol per il colombiano che oggi, dopo Fiorentina e Chelsea è uno dei pupilli di Allegri nella Juventus. Al centro del terzetto, Ernesto Chevanton. Lui ha il Lecce nel cuore. Con la maglia del salentini, si piazzò al quarto posto nella classifica all-time dei giallorossi. Lui e Giacomazzi gli unici ad aver segnato almeno un gol nelle prime tre categorie del calcio professionistico italiano. A sinistra il “figlioccio” di Corvino, Valeri Bojinov, cresciuto nel vivaio del Lecce, debuttò in Serie A nel 2002, a 15 anni, diventando così il più giovane calciatore straniero ad aver esordito in Serie A. Il suo primo gol, a 17 anni, nel 2004. Davanti l’unica punta sarebbe stata Mirko Vucinic, sempre frutto delle intuizioni di Corvino, fu portato in Salento nel 2000 e ben presto si consacrò in Italia con le maglie di Roma e Juventus.