Il sogno impossibile di Aimone Calì: dall’Eccellenza alla Champions League, via Atalanta
Aimone Calì, classe 1997, professione attaccante. Un nome che non dice molto ai più ma che rappresenta l'ennesimo miracolo del calcio italiano con il destino che si diverte a creare corsi e ricorsi nella vita e nella carriera di un ragazzo che potrebbe compiere un triplo salto carpiato, passando dalla terza categoria al sogno della Champions League. Grazie ad uno dei club più attenti e capaci nel valorizzare i talenti giovani e di prospettiva: l'Atalanta.
L'indiscrezione nel calciomercato dei nerazzurri è arrivata in queste ore ma il giovane Calì non è un nome completamente nuovo sul taccuino degli osservatori della Dea che controllano tutte le categorie e campionati, basandosi solamente su un unico parametro: il talento. In ogni sua forma, in ogni sua sfaccettatura anche se il giocatore in questione milita in Eccellenza e ha sfiorato in passato solo in parte il calcio dei grandi.
Chi è Aimone Calì: dalla Roma alla Lazio al Montespaccato
Aimone Calì è cresciuto calcisticamente in Capitale, prima tra le fila dei giallorossi dove è stato allenato da un altro attaccante di razza Alessandro Muzzi, per poi passare dall'altra sponda del Tevere, quella laziale dove in panchina ha incrociato il destino di Simone Inzaghi. Il tecnico poco dopo ha compiuto il balzo in prima squadra, Calì si è perso passando prima in prestito e poi venendo ceduto. Fino a militare in Eccellenza, come attaccante del Montespaccato.
Il nome di Calì e l'interesse dell'Atalanta
Ma per l'Atalanta non è passato inosservato. Già a marzo il nome di Aimone era entrato sui taccuini degli osservatori della Dea, adesso Calì (la cui valutazione è attorno ai 120 mila euro) potrebbe venire acquistato dai nerazzurri, entrando di diritto in una rosa che farà la Champions League. Dove il ragazzo probabilmente mai esordirà ama a 22 anni avrà una seconda fortissima chance di rivincita: anche se venisse girato in prestito, come tesserato della Dea avrebbe un'occasione d'oro per sperare un domani di venire inserito in prima squadra, laddove l'Atalanta non ha mai avuto problemi a lanciare giovani carneadi per farne nuovi campioni.