Il sogno di Gattuso al Milan: vincente da calciatore, lo sarà anche da allenatore?
Tredici anni di Milan da calciatore, il tempo di vincere tutto in quella squadra che ‘tremare il mondo faceva' e fare della maglia rossonera la seconda pelle, e un ‘ringhio' in faccia alla storia: così Gennaro Gattuso, campione del mondo a Berlino 2006, oggi 39enne e passato dalla Primavera alla panchina della prima squadra dopo l'esonero di Vincenzo Montella, ha lasciato il segno nella storia milanista. Magari ci fosse ancora lui nel cuore della mediana, sia quella rossonera o della Nazionale. Magari il calcio italiano potesse ancora far perno su giocatori come lui, uomini di spessore, gente che dà l'anima e suda la maglia, che in campo non va pettinata col gel e non ne esce ‘pulita', che non cerca scuse e ci mette la faccia sempre.
Dalla Salernitana ai trionfi nel Milan di Berlusconi
Perugia, Glasgow Rangers, Salernitana lo svezzarono poi per Gattuso da Corigliano (Calabria) si spalancarono le porte del grande calcio: sbarcherà a Milano nel 1999 e vi resterà fino al 2012 contribuendo a costruire quella squadra da leggenda che in bacheca mette i trofei più belli, entusiasmanti e meritati dell'era Berlusconi: 1 Coppa Italia (2002/2003), 2 scudetti (2003/2004, 2010/2011), 2 Supercoppe italiane (2004 e 2011) ma soprattutto 2 Champions League (2002/2003, 2006/2007), 2 Supercoppe Uefa (2003 e 2007) e 1 Coppa del mondo per club Fifa (2007). Una vita e una carriera da mediano concluse nel Sion, la squadra svizzera dove farà anche la prima esperienza di allenatore.
Il debutto ufficiale a Palermo
E' il Palermo di Maurizio Zamparini a tenere a battesimo il ‘ringhio' in panchina. L'ex centrocampista del Milan giunge in Sicilia al cospetto del presidente ‘mangia-allenatori' per eccellenza ma non si lascia intimorire né dalla fama del massimo dirigente né dall'onere di sedere sulla panchina dei rosanero che ambiscono a tornare in Serie A quanto prima. Gattuso si arrangia come può ma dopo 6 giornate deve arrendersi: 2 vittorie, 2 pareggio e 3 sconfitte fanno saltare i nervi al massimo dirigente che lo esonera.
L'avventura all'Ofi Creta e gli stipendi non pagati
Gattuso lascia l'Italia e accetta l'offerta dalla Grecia: nell'estate del 2014 dice sì all'Ofi Creta ma anche in questo caso non chiude il campionato da allenatore in carica. Questa volta, però, nulla c'entrano i risultati del campo ma è lui stesso ad abbandonare la squadra in seguito alla crisi economica che porta il club sul lastrico.
A Pisa conquista la promozione in B
Fermo per un anno e mezzo, Gattuso ricomincia la propria avventura di tecnico sulla panchina del Pisa dove conquista subito la promozione in serie B ma – complici le grandi difficoltà economiche della società – non riesce a trascinare i toscani verso la salvezza.
Da maggio scorso alla guida della Primavera milanista
Nel maggio scorso Gattuso ha fatto ritorno alla casa madre: ‘ringhio' ha accettato l'incarico di guidare la formazione Primavera con grande entusiasmo. I risultati sono dalla sua parte fin da subito: 6 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte fanno da prologo alla chiamata più importante perché regga le redini della prima squadra.
La clausola da tecnico della prima squadra
Secondo quanto rivelato in queste ore frenetiche da Sky Sport, c'era una clausola nel contratto di Rino Gattuso con il Milan che lo ha voluto nel proprio settore giovanile. Quando ha firmato nell'estate scorsa l'allenatore della Primavera rossonera chiede e ottenne che nell'accordo venisse inserito anche un ‘codicillo' che gli permettesse di diventare allenatore della prima squadra in caso di esonero di Montella.