Il ritorno di Ventura: “Allenare in Serie A? Sono pronto”. Ma dove?
Difficile pensare a Gian Piero Ventura alla guida di una squadra di Serie A. Troppo fresca l'eliminazione dell'Italia ai Mondiali in Russia 2018, troppo aperta ancora la ferita che si è creata tra l'ex commissario tecnico e i tifosi. Ma nulla è escluso nelle dinamiche del calcio e come in tutte le cose, il tempo sarà il solito gran guaritore. Al momento, però è prematuro anche solo parlarne.
La Nazionale è ancora in attesa del suo sostituto, la Federcalcio sta ancora decidendo quale rotta prendere per i prossimi anni in cui il ciclo dovrà essere differente, vincente, di qualità. Ventura si è rifugiato nel ‘bueno ritiro' pugliese lontano dai riflettori e dalle luci della ribalta. Un atteggiamento ‘dovuto', in cui ha mostrato un indiretto rispetto nei confronti di tutti i tifosi italiani umiliati dallo spareggio perso con la Svezia.
Il ritorno di fiamma per il calcio
Eppure, l'uomo di calcio alla lunga ha sempre la meglio su tutto il resto e così, il richiamo della partita ha portato Ventura a tornare in uno stadio, non uno qualsiasi ma all'Olimpico, la casa granata, in occasione della sfida all'Inter. A Mazzarri ha portato bene visto il risultato finale per 1-0 con cui ha fermato l'Inter di Spalletti, a Ventura ha permesso di respirare nuovamente il clima di una sfida ad alti livelli.
Non è di certo passata inosservata la sua presenza in tribuna e alla domanda cosa farà in futuro, la risposta non ha lasciato spazio ad ulteriori dubbi: Ventura tornerà ad allenare, dove, come e quando ancora non si sa. Ma la certezza c'è:
Tornare ad allenare, magari in serie A. Un sogno, vedremo cosa accadrà. Per quanto mi riguarda non vedo l'ora di potermi risedere in panchina.
L'amore per il Toro
Il ritorno in granata – anche semplicemente da spettatore – ha riacceso la fiammela del suo passato quando del Toro era condottiero in panchina, società e tifosi con cui ha da sempre un rapporto straordinario: "Ero un po’ commosso: entrare in questo stadio per me è stato emozionante, rivedere quei colori che sono stati anche i miei, quei tifosi, quest’impianto che tanto mi ha dato. Conservo ricordi indelebili di un’avventura che mi ha segnato profondamente"