video suggerito
video suggerito

Il ritorno di Antonio Conte e quel grido di verità e giustizia che parte da Palermo

Dopo quattro mesi di esilio, torna in panchina Antonio Conte. La prossima spedizione bianconera, in terra siciliana, sarà infatti guidata dal tecnico campione d’Italia. Un valore aggiunto per la Juventus ma anche tutto il calcio italiano, spesso martoriato dagli scandali e dalle polemiche.
A cura di Alberto Pucci
33 CONDIVISIONI

Allenamento Juventus - UEFA Champions League 2012-2013

L'attesa è finita – Quattro mesi che sono sembrati un'eternità. Quattro mesi nei quali ha dovuto vedere, sentire e leggere di tutto, senza poter (quasi) mai rispondere direttamente. I "domiciliari calcistici" di Antonio Conte sono ormai al countdown finale: ancora una settimana e l'allenatore campione d'Italia ritroverà la sua panchina e quelle emozioni che, in questo periodo, ha dovuto dividere con Carrera e Alessio. Ancora qualche ora di sofferenza, quelle in Champions League contro lo Shaktaar Donestk, ed il tecnico salentino potrà così archiviare (si spera definitivamente) una brutta vicenda, tornare a seguire i suoi ragazzi da bordocampo e finalmente materializzarsi, di persona, davanti a telecamere e microfoni. Non sapremo mai se le dichiarazioni di Carobbio, che hanno costretto il tecnico bianconero all'esilio, abbiano un fondo di verità. Non verremo mai a conoscenza delle reali intenzioni dell'ex giocatore del Siena (infangare ingiustamente il suo ex allenatore o elevarsi a paladino della giustizia calcistica) e dei presunti peccati di Antonio Conte (sapeva o non sapeva della combine?). Dopo i fiumi di parole, le polemiche, le dichiarazioni spontanee e non, le registrazioni telefoniche, Sim turche, arabe e "sasolodiodichepaese" e gli "sputtanamenti" ad alzo zero di ex dirigenti, ex calciatori e giornalisti vari, siamo tutti un pò stanchi di questo andazzo. Parliamo solo di calcio, please. E facciamolo con Conte in persona, non con il suo "alias" Maurizio Crozza che, in maniera incredibilmente divertente, ci ha proposto un surrogato del tecnico juventino strappando un sorriso, con il suo tormentone "Agghiaccianteeee", anche allo stesso Antonio.

#rinascereinsicilia – Antonio Conte, che del suo essere "terrone" ne ha fatto orgogliosamente un vanto, ripartirà proprio dal Sud. Non sarà la sua amata Lecce, ma va bene lo stesso: l'importante è tornare a respirare e mangiare calcio da vicino. In una delle rare occasioni, dove ha potuto comunicare il suo stato d'animo (la chat, via Twitter, con i tifosi), si è lasciato andare a dichiarazioni nostalgiche ("Mi manca il profumo dell'erba, il contatto con i miei calciatori, con i tifosi e anche con gli avversari"), elogi e complimenti ("Ho la fortuna di avere dei collaboratori ottimi, da Alessio, a Carrera, a Filippi, i preparatori, e soprattutto di avere dei calciatori molto responsabili, dei calciatori che sono prima degli uomini e poi degli ottimi professionisti") e a qualche subdolo messaggio, intriso di veleno, dedicato a chi lo aveva tirato in ballo in questi giorni d'assenza. Ripartire, nella maniera giusta, dalla sfida di Palermo sarà fondamentale. Non solo per dare un seguito alla netta vittoria contro il Torino, nel derby, ma anche per mettere fine a questo infinito scontro tra Conte e parte del mondo calcistico. Contro Carobbio ed i giudici, contro i giornalisti, versus Cassano e tutta l'Inter: in questi quattro mesi è andato in onda un "reality" a tinte bianconere, un "Conte contro tutti" che, fortunatamente, non ha intaccato la serenità dello spogliatoio juventino che, solo in rari casi, ha mostrato il nervo scoperto. Una guerriglia mediatica da addebitare a tutti, anche allo stesso allenatore che, in maniera molto permalosa, si è lasciato coinvolgere nel gioco cruento della polemica.

Calma apparente – In situazioni come queste, "aplomb" e diplomazia vanno a farsi benedire. Difficile rimanere calmi davanti a plotoni schierati e pronti a far fuoco. Nell'occasione in cui ho potuto incrociare (da vicino) lo sguardo del mister, ho notato rabbia ma anche, e soprattutto, un velo di tristezza. Colpa del brutto pareggio (eravamo di ritorno dalla Danimarca, dopo la gara di Champions), o di una situazione di impotenza generale? Anche quì non conosceremo mai la verità e, da adesso in poi, probabilmente non andremo neanche più a cercarla. Dopo mesi di sofferenza ("Conte ha sofferto tantissimo in questi mesi, è stato coinvolto in una vicenda a cui è estraneo ed ha pagato per colpe non sue" – Marotta dg Juventus), la storia ricomincia dal "Barbera" di Palermo e da una partita che vale più dei canonici tre punti e più di quei soldi (sporchi) offerti ad Almir Gegic, una delle figure cardine dell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse. Dopo lo sconto del TNAS, Conte ritrova campo e panchina contro il Palermo di Gasperini. Avrebbe pagato di tasca sua per rientrare sette giorni prima, nel derby, ma è già tanto che gli sia stato permesso di rientrare prima di Natale e, tocchiamo ferro, con una Champions League ancora da giocare. Aveva lasciato la squadra dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia, ora la ritrova ancora in corsa per i due principali obiettivi. Carrera e Alessio, hanno fatto bene il loro dovere, adesso tocca nuovamente a lui strappare applausi dai molti tifosi bianconeri che vivono a Palermo. Il destino ha voluto che il viaggio di Conte ripartisse dalla Sicilia, da dove il grido di rabbia sale in cielo un giorno sì, e l'altro pure. Parliamo di cose profondamente diverse tra loro, è vero…ma, in fin dei conti, sempre di verità e giustizia stiamo parlando. Bentornato Conte!

33 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views