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Il riscatto di Pepe: “Un portiere deve essere forte mentalmente”

L’estremo difensore spagnolo torna a volare dopo le recenti uscite opache: “Adesso guardiamo avanti, abbiamo tre partite che vogliamo vincere. Questo punto è ottimo, ottenuto su un campo difficile”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il pareggio di Genova a reti inviolate ha riportato il Napoli al secondo posto in classifica, dietro alla Juventus vincitrice sul Cagliari per 4-0. Ma soprattutto, ha dato importanti indicazioni a Maurizio Sarri per le gare a venire. Tra queste, il recupero mentale di Pepe Reina, che dopo le ultime gare era apparso sotto tono: nelle prime quattro giornate il Napoli aveva incassato ben cinque reti, di cui alcune per evidenti disattenzioni dell'estremo difensore spagnolo, come la rete di Niang contro il Milan e soprattutto quella di Verdi contro il Bologna.

A Marassi, invece, la porta è rimasta inviolata: merito proprio di Pepe Reina, capace di opporsi (come il suo avversario Perin ha fatto nei confronti degli attaccanti napoletani) a tutte le sfuriate rossoblu. "La vita del portiere è così, bisogna essere forti mentalmente perché so che farò degli errori", ha spiegato Reina a fine gara intervistato da Sky, "la settimana scorsa non è stato sicuramente l'ultimo mio erroe. Cerco di farne il meno possibile, però capita: e dietro di me c’è solo la rete".

"Sono contento del punto", ha poi proseguito Reina, parlando dello zero a zero di Marassi, "sicuramente abbiamo avuto delle occasioni durante la partita, ma anche loro. Mi sembra si tratti che il pareggio sia giusto, è sempre difficile vincere qui: questo è un campo difficile. Dobbiamo vederlo come un punto guadagnato", ha aggiunto l'estremo difensore spagnolo, che poi ha esaltato anche la prova di Perin. "Quando c'è uno zero a zero, le difese ed i portieri sono i protagonisti. Però, credo si tratti di un punto guadagnato: adesso si guarda avanti, ci sono tre belle partite prima della Nazionale, dobbiamo cercare di vincerle tutte e tre". Vale a dire Chievo Verona in casa, Benfica al San Paolo in Champions League, quindi trasferta a Bergamo contro l'Atalanta in campionato. Poi dopo la sosta il primo vero big-match di campionato: al San Paolo arriva la Roma.

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