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Il ribelle Zigoni: “Il calcio di oggi è un cinema, potrei giocare anche da ubriaco”

L’ex attaccante di Juventus, Genoa, Roma e Verona, ha commentato l’eliminazione azzurra: “L’Italia fuori dai Mondiali? Non ho mai pianto per una partita di calcio, forse sarà perché non l’ho mai amato”.
A cura di Alberto Pucci
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E' stato uno dei veri ribelli del calcio italiano. Insieme a pochi altri, una specie di risposta tricolore al famoso e compianto George Best. Anche oggi che ha 72 anni, Gianfranco Zigoni continua però ad attaccare: non con le gambe, ma con le parole. Le sue dichiarazioni, non passano infatti mai inosservate. Come quelle che ha rilasciato dopo la clamorosa eliminazione azzurra: "L'Italia fuori dai Mondiali? Pazienza, ci andrà un'altra volta – ha esordito Rigoni – Io non ho mai pianto per una partita di calcio, forse sarà perché non l’ho mai amato".

Nato a Oderzo e figlio di una famiglia di contadini, l'ex attaccante di Juventus, Genoa, Roma e Verona, ha dunque nuovamente spiazzati tutti: "Il calcio di oggi? È tutto un cinema. Potrei giocare tranquillamente anche da ubriaco: con gli spazi che avrei, farei il fenomeno".

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Valcareggi e Pippo Inzaghi

Il romanzo di "Zigo", come lo chiamavano tutti i suoi tifosi, può contare su pagine di pura ribellione. Sigarette, donne, bevute con gli amici, ore piccole e auto veloci. Rigoni non si è mai fatto mancare niente e ha sempre fatto di testa sua, come quella volta che Valcareggi, ai tempi della sua esperienza sulla panchina dell'Hellas, lo escluse dai titolari per poi ritrovarselo a fianco in panchina con pelliccia e cappello da cowboy.

A Verona, dove ha giocato più di 130 partite e segnato qualche gol importante, lo ricordano ancora con affetto: "Quella era una squadra fatta su misura per me – ricorda Zigoni – Io ero un uomo libero e il Verona mi consentiva di esserlo. Mi dispiace solo di non avergli dato tutto. In panchina con la pelliccia? Ho sempre fatto quello che volevo". La chiusura, con tanto di frecciata a Pippo Inzaghi, è dedicata al figlio cresciuto nel Milan e oggi in prestito al Venezia: "Ha le mie stesse movenze, ma non è capito".

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