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Il record di Zamparini: 52 esoneri in 24 anni tra Venezia e Palermo

Perfetta parità: 26 esoneri in Laguna ed altri 26 nel Golfo. Da Aldo Cerantola (il primo) a Gennaro Gattuso (il 52esimo), la serie sembra destinata ad allungarsi.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Zamparini: "I calciatori del Palermo sono delle pappamolle"C'è chi, come Alex Ferguson, è stato sulla panchina del Manchester United per 26 anni di fila. E c'è chi invece nello stesso lasso di tempo, ne ha fatti fuori 52, tra la Laguna di Venezia ed il Golfo di Palermo. Se non è record, poco ci manca: Maurizio Zamparini, artefice delle maggiori fortune di Venezia e Palermo, è anche conosciuto come uno dall'esonero facile. Al momento, cifra pari: 26 esoneri al Venezia, 26 al Palermo. L'ultimo della serie è stato Gennaro Gattuso, ma la storia inizia da lontano: nel 1987, salva il Venezia dal fallimento, rilevandolo e ponendo le basi per la grande scalata dalla Serie C2 alla Serie A. Il suo primo allenatore fu Ferruccio Mazzola (scomparso lo scorso maggio): vinse agevolmente il campionato di C2 e quindi fu "intoccabile". L'anno dopo, iniziarono invece gli esoneri facili: Mazzola, che aveva lasciato a fine contratto, fu sostituito da Aldo Cerantola, che durò 4 partite e fu esonerato per fare posto a Giovan Battista Fabbri. Anno successivo, stessa sorte capita ad Antonio Pasinato, chiamato al posto di Fabbri e poi esonerato per Giuseppe Sabadini. Nel 1990 arriva Alberto Zaccheroni che viene esonerato e richiamato complessivamente per quattro volte, intervallato da Rino Marchesi e Pietro Maroso (il tutto nel giro di un triennio). Quindi, la storica stagione 1994/1995: il Venezia parte con Giampiero Ventura, esonerato per Maifredi, che viene a sua volta esonerato per Geretto, per poi saltare a sua volta per un clamoroso ritorno di Ventura che viene esonerato per la seconda volta nella stessa stagione dalla stessa squadra, che viene riaffidata a Geretto. Alla fine di questi 8 mesi di "passione", il Venezia riesce comunque ad ottenere un ottimo 9° posto in Serie B. L'anno dopo "semplice" esonero per Giuseppe Marchioso, che viene sostituito da Gianfranco Bellotto. L'anno dopo, però, lo stesso Bellotto (riconfermato), viene prima esonerato per Franco Fontana, poi, dopo che Walter De Vecchi, a sua volta chiamato a sostituire l'altrettanto esonerato Fontana, viene esonerato anche lui, torna saldamente in panchina. All'inizio della stagione 1997/98, arriva Walter Novellino, uno dei tecnici più longevi di Zamparini: Novellino prima conquista la Serie A con un ottimo 2° posto nella cadetteria, quindi raggiunge il 10° posto, risultato storico per il Venezia. L'anno successivo, però, Zamparini "recupera" il biennio di tranquillità facendone alternare tre: inizia Luciano Spalletti, prosegue Giuseppe Materazzi, ritorna Spalletti e conclude Francesco Oddo. Il Venezia ritorna in B dopo due anni, e la panchina passa così a Cesare Prandelli, che con un 4° posto in B riconquista la A e dunque la riconferma. Che durerà poco. In A, Prandelli salta per Giuseppe Iachini, a sua volta sostituito da Alfredo Magni, ma nel finale di stagione ritorna proprio Iachini, ma il Venezia chiude all'ultimo posto e quindi ritorna in B.

La retrocessione in B del Venezia coincide con la cessione della società: Zamparini, infatti, si sposta dalla Laguna e scende nel Golfo di Palermo, iniziando la sua avventura in rosanero, dopo 26 esoneri in 13 anni di Venezia. E per festeggiare, Zamparini "cala" subito una tripletta: si parte con Ezio Glerean, si prosegue con Daniele Arrigoni, e si finisce con Nedo Sonetti. L'anno dopo si parte con Silvio Baldini, ma la stagione la finisce Francesco Guidolin, che conquista il 1° posto in B e la promozione in Serie A, guadagnandosi la conferma per l'anno dopo, dove arriva al 6° posto e si qualifica addirittura per la Coppa UEFA. Nel 2005 si parte con Luigi Del Neri, ma poi arriva Giuseppe Papadopulo, che arriva al 5° posto (di nuovo in Europa) e sfiora la Champions. L'anno successivo, nonostante il Palermo ottenga buoni risultati (ancora un 5° posto, ancora l'Europa, ancora la Champions sfiorata), c'è un valzer di panchine: si inizia con Guidolin, poi arriva Renzo Gobbo, sostituito a sua volta da Rosario Pergolizzi, che però non riesce a concludere la stagione, "onore" che tocca proprio a Guidolin. L'anno successivo, appena un cambio: parte Stefano Colantuono, esonerato per Guidolin e poi richiamato, ma la squadra arriva all'11° posto. Stessa sorte l'anno dopo, in cui però il Palermo arriva 8°: si parte con Colantuono, si termina con Davide Ballardini. Nella stagione 2009/2010, il Palermo inizia con Walter Zenga ma termina con Delio Rossi, che arriva al 5° posto, riconquista l'Europa e si guadagna la riconferma. Schermaglie: l'anno dopo, un Palermo che pure arriva in finale di Coppa Italia (poi persa), parte con lo stesso Rossi, allontanato per Serse Cosmi, a sua volta allontanato per il ritorno di Rossi. L'anno dopo, un Palermo in difficoltà cambia tre allenatori di fila: Stefano Pioli apre la stagione, continuata da Devis Mangia e conclusa da Bortolo Mutti. L'anno scorso, infine, la grande girandola di cambi in panchina: con un Palermo che è finito retrocesso in B, Zamparini ha "schierato" in panchina, nell'ordine: Giuseppe Sannino, quindi Gian Piero Gasperini, dunque Alberto Malesani, ergo richiamato Gasperini ed infine ripreso Sannino. E quest'anno? Si parte con Gennaro Gattuso, ma non è finito ancora settembre ed è già stato esonerato. Al suo posto, manco a dirlo, Iachini. Ventiseiesimo esonero, come a Venezia, ma in dodici anni. To be continued?..

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