Il record di esonero lampo è di Gasperini, ma con De Boer l’Inter può far peggio
Dal primo luglio 2011 al 21 settembre 2011, per un totale di 82 giorni. Tanto durò l'avventura interista di Gian Piero Gasperini che dal Genoa affrontò il grande salto, ingaggiato dalla società del presidente Moratti. Tre mesi con in cantiere – tra campionato, Coppa Italia ed Europa – quattro sconfitte ed un pareggio, unico allenatore nella storia dell'Inter a non aver mai trionfato in una gara ufficiale. Colpa sua, ma anche di una società che pur sapendo scelte e modi di gioco, non gli diede tempo per modellare la squadra e renderla un progetto vincente.
Adesso, tocca a Frank De Boer, salito in sella il 9 agosto e già al 23 ottobre a fine corsa, per un parziale preoccupante di soli 74 giorni di panchina. Un triste record che potrebbe non diventare tale solamente per una questione pratica, visto che sull'allenatore olandese dovrà decidere la proprietà, ancora in volo verso Milano e attesa nelle prossime ore.
Da Gasperini a Gasperini
Corsi e ricorsi storici, perché il destino di Frank De Boer è stato segnato proprio da Gian Piero Gasperini che una manciata di stagioni addietro aveva subito lo stesso trattamento dell'olandese: chiamato a gran voce dalla società, subito accantonato e bollato come incapace un paio di mesi dopo. Aprendo una ferita che l'ex tecnico oggi all'Atalanta non ha mai sanato e che, con la vittoria di domenica per 2-1, si è ripresentato come la classica nemesi nerazzurra. E le parole di conforto espresse verso il collega olandese non fanno che aumentare la frattura tra Gasperini e l'Inter.
De Boer e Gasperini, sfida a non vincere
Proprio nella stagione 2011-2012, la società visse una partenza imbarazzante come l'attuale. Oggi dopo 9 gare di campionato l'Inter è inchiodata a 11 punti con più sconfitte che vittorie e in Europa League ha già rimediato due figure e mezza, perdendo non solo la possibilità di superare il turno (a meno di improvvisi ribaltoni nel girone) ma anche e soprattutto la faccia. Con Gasperini in panchina, l'inizio fu ancora più drammatico con la squadra nerazzurra che si ritrovò a fine settembre senza vittorie, con 4 sconfitte e un misero pareggio.
Questione di giorni
Allora, per Gasperini fu capitale la trasferta (e sconfitta) contro il Novara, ora per De Boer può essere determinante la sfida con il Torino di Mihajlovic. Per l'olandese il destino sarebbe già segnato da domenica pomeriggio ma nessuno all'Inter al momento è in grado e ha l'autorità non solo di dimetterlo ma anche di indicarne il successore. Si attende con apprensione l'arrivo della proprietà cinese (che alcuni dicono ancora in volo, altri già a Milano, di certo assente se non nella presenza, di fatto). E anche una vittoria contro i granata non servirà a rimettere a posto i cocci.