Il Real Madrid si gode Asensio: “Zizou mi ha detto che ho un sinistro alla Messi”
Marco Asensio, la nuova stella nascente made in Real Madrid. E' lui, il ‘crack' blanco per il 2017/2018 tanto che i Blancos lo hanno trattenuto in estate malgrado ci fossero stati ripetuti interessamenti da parte di molte società tra cui la Juventus. Giovane, di prospettiva, con un bagaglio tecnico enorme e una storia che è legata a doppio filo con la Casa Blanca, dove è arrivato quasi per caso dopo che – per gioco – la mamma lo aveva ‘promesso' a Florentino Perez durante una vacanza. Adesso, però, Asensio costituisce il presente e il futuro del Real perché ha tutto per diventare il nuovo indiscusso leader.
Un destino legato al Real Madrid
Trequartista atipico con enormi margini
Classe '96 Marco Asensio Willemsen è un calciatore spagnolo, nativo di Palma di Maiorca dove ha iniziato a tirare i primi calci al pallone. Nato come centrocampista pian piano si è ritagliato per le proprie doti tecniche un ruolo più offensivo, crescendo in mezzo alle linee dell'attacco. Anche grazie al Real Madrid e alla nazionale spagnola che stanno puntando sulla crescita tattica e tecnica del ragazzo.
La promessa di mamma e la ‘chiamata' Real
Asensio è stato un ‘promesso sposo' del Real Madrid. Poteva restare al Maiorca o andare al Barcellona, ma alla fine è stato chiamato da Florentino Perez che è stato fulminato dalle doti del giovane. "Una notte mi ha chiamato il Real Madrid, partii il giorno seguente con un volo privato. Arrivai a Valdebebas, firmai e poi tornai indietro a Maiorca per sistemare le cose. Al rientro nella capitale c'era Benitez, mi disse che sarebbe stato giusto andar a fare esperienza in un'altra squadra, così andai all'Espanyol, con cui avevo fatto un provino da piccolo"
L'arrivo a Madrid
L'intuizione di Benitez e l'esplosione con Zidane
E' il 2015 e la carriera di Asensio in blanco è solamente al principio. Si gioca una stagione all'Espanyol per poi tornare al Real dove trova il sostituto di Benitez, Zidane. Ancora un altro segno del destino perché il giovane di Maiorca è cresciuto nel mito di Zizou ("avevo il suo poster in camera") che lo ‘adotta' e lo fa crescere senza mandarlo di nuovo in prestito: "Abbiamo un ottimo rapporto e sono felicissimo di essere allenato da lui. Mi ha detto che è da Messi che non vedeva un mancino come il mio".
Ramos e Cr7 i due protettori
Dopotutto il Real è la squadra perfetta per crescere e in fretta con i migliori compagni a disposizione che elargiscono esperienza e consigli. "Ramos mi chiama Chencho, mi riempie di consigli. Quando non mi presentai in tempo per giocare col Siviglia mi guardò e mi disse ‘sei un disastro, adesso zitto e va in panchina'. Anche Ronaldo è importante, merita tutto ciò che ha conquistato, anche il Pallone d'Oro".
Il giocatore perfetto
Per Asensio il momento magico è solamente all'inizio: adesso è un punto fermo del Real Madrid sia in Liga che in Coppa e i margini di crescita sono ancora tantissimi. Non ha un idolo indiscusso, per lui il giocatore ideale è un mix tra esperienza, tecnica e mentalità. Un ‘supergiocatore', il calciatore perfetto: "Penso che il giocatore perfetto sia qualcuno con il piede destro di Cristiano, i colpi di testa di Ramos e il mio piede mancino".