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Il presidente Massimo Cellino: “Cagliari-Roma si deve rigiocare”

E’ questa la richiesta del Patron del Cagliari che è disposto a “pagare” per le sue colpe personali, ma “per il bene dello sport” spera che la partita, assegnata a tavolino ai giallorossi, venga rigiocata.
A cura di Adriana De Maio
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Il numero uno del Cagliari fa pubblicamente "mea culpa". In occasione del suo intervento a "La politica nel pallone" su Gr Parlamento, il presidente Massimo Cellino è tornato nuovamente su uno degli eventi più chiacchierati e controversi delle ultime settimane: ovvero il rinvio di Cagliari-Roma e della successiva assegnazione del 3 a 0 a tavolino in favore dei giallorossi. La decisione della Prefettura di Cagliari di rinviare la partita fu una reazione ad una disposizione del Presidente Cellino che aveva invitato i tifosi a recarsi allo stadio nonostante l'impraticabilità degli spalti (la suddetta gara doveva essere disputata a porte chiuse). Ora Cellino ammette le sue colpe, ma non accetta che le sorti della partita siano state decise d'ufficio. "Se ho sbagliato, pago. Ma Cagliari-Roma si deve giocare per il bene dello sport", è questa la convinzione del Presidente che ha, anche, sottolineato: "Sarebbe meglio per la Roma, per i tifosi. Se ho sbagliato non voglio far pagare la mia società e con mia società non intendo il Cagliari ma i tifosi, i giocatori, il loro piacere di scendere in campo". E' un senso di giustizia sportiva, quindi, quello che pervade e muove Cellino che si fa portavoce non solo dei suoi tifosi ma anche di quelli giallorossi: "Secondo voi i tifosi della Roma sono contenti di aver vinto a tavolino? Poi io sono scaramantico, queste cose portano male". Il bene dei tifosi e della squadra in generale, il Presidente non vuole nascondersi dietro al suo club perché non vuole "rimanere nella storia come il presidente che ha fatto perdere la sua società per colpa di un comunicato". Il Presidente del Cagliari, quindi, si è detto pronto a pagare a titolo personale, purché la squadra e i tifosi non ne paghino le conseguenza: "Che mi squalifichino per 50 anni, mi farebbero un piacere, ormai sono arrivato allo sfinimento fisico". 

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