Il presidente del Sorrento, ex club di Sarri: “Torna qui, ti paghiamo 4.500 euro al mese”
"Vide ‘o mare quant’è bello, spira tanto sentimento…". Inizia così una delle canzoni napoletane più celebri e famose al mondo, "Torna a Surriento", composta ad inizio secolo da Ernesto De Curtis e oggi più che mai ritornata di attualità per le notizie che arrivano proprio dalla cittadina campana attraverso le dichiarazioni di Paolo Durante, il presidente del club della città, rivolte a Maurizio Sarri. L'attuale allenatore del Chelsea, in procinto di passare alla Juventus, è stato infatti citato bonariamente dal numero uno della società che gli ha chiesto di tornare: Sarri era infatti primo allenatore della squadra nella stagione 2011-2012
L'atto di ‘riparazione' 8 anni dopo l'esonero
Al ‘Corriere del Mezzogiorno', il presidente del Sorrento, Paolo Durante, si è infatti rivolto a Maurizio Sarri in persona, chiedendo un suo ritorno con tanto di proposta economica: "Maurizio, devi promettere però che prima o poi tornerai qui. Ti diamo 4.500 euro al mese. Nella vita ho fatto tante sciocchezze, mandar via Maurizio è stata la più grossa. Anche se poi lui mi ha ringraziato"
Una sorta di mea culpa del presidente Durante che si ‘ macchiò' nel 2011-2012 dell'esonero di Maurizio Sarri. Una decisione ad oggi vista come la peggiore che si potesse prendere, visto il cammino del tecnico che poi ha conosciuto la Serie A con l'Empoli per finire prima al Napoli e oggi al Chelsea.
Il ringraziamento di mister Sarri
Sarri aveva perso la quarta partita di fila e noi aspiravamo ai playoff. Ci vedemmo al bar in piazza, Maurizio se l’aspettava e non cercò di farmi cambiare idea. Sorrise, prese un caffè e non so quante sigarette consumò in un’ora. Ci stringemmo la mano
Se quell'esonero non fosse arrivato, però, probabilmente la storia di Sarri oggi sarebbe radicalmente differente. Ad ammetterlo è lo stesso patron Durante che ricorda anche un altro aneddoto collegato a quella scelta che a suo tempo sembrò inevitabile: "Lui per primo mi ha ringraziato: ‘se non mi avessi mandato via avrei fatto altre scelte e forse non mi sarei trovato qui"