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Il presidente del Deportivo denuncia combine in Spagna

Lendoiro accusa: “Sappiamo tutti cosa è accaduto in questi anni, quasi tutti i match nel finale di stagione sono truccati, in un modo o in un altro”
A cura di Maurizio De Santis
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il presidente del deportivo la coruna

Il ‘meglio due feriti che un mort0 solo' non è un marcio di fabbrica, come la spocchia di qualche dirigente ha attribuito all'Italia e al suo calcio. Nemmeno scommesse e ‘patti clandestini' sono una cattiva abitudine solo del Belpaese. I dirimpettai non stanno meglio: e se lo scandalo Fuentes ha scoperchiato il calderone dei sospetti legato al mondo del doping, la denuncia del presidente del Deportivo La Coruna (in seconda divisione nel 2011), Augusto Lendoiro, ha l'effetto di un sasso lanciato nello stagno. Le dichiarazioni al veleno sono state pronunciate durante una tavola rotonda a Madrid alla presenza del presidente della Lega, Javier Tebas. E l'accusa del numero uno iberico è pesantissima: "Sappiamo tutti cosa è accaduto in questi anni, quasi tutti i match nel finale di stagione sono truccati, in un modo o in un altro. Siamo retrocessi perché c'erano accordi in cui erano coinvolti altri club per pilotare certi risultati. Non ho prove però vorrei ricordare questo a qualche presidente". Augusto Lendoiro porta alla luce così la ‘pratica' delle combine che fa proseliti pure in Spagna. "Il Deportivo non ha partecipato a nulla di tutto questo. Neanche i giocatori, ci metto la mano sul fuoco, e neppure i dirigenti sono mai entrati in alcun tipo di manipolazione dei risultati". E due… anche se molti sospettano che la sua indignazione sia frutto di un'altra questione: la Lega calcio iberica avrebbe aperto un'inchiesta sulla gara tra Levante e Deportivo dello scorso 13 aprile e vinta nettamente (4-0) proprio dal club di Lendoiro.

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