Il Prefetto vieta la trasferta dei tifosi della Roma a Udine: “soggetti pericolosi”
Non ci sarà alcuna trasferta a Udine per i tifosi giallorossi considerati dalla Prefettura dei soggetti a rischio. Una decisione che è stata presa in queste ore e che ha già scatenato il putiferio via web dove sui social si è scatenata la contestazione. La decisione è arrivata anche a seguito dei tafferugli che erano scoppiati al Bentegodi tra i tifosi capitolini e quelli del Verona, in seguito ai quali diversi ultrà giallorossi erano stati fermati e inquisiti.
Friuli vietato, rabbia ultrà
Lo stop per poter assistere alla gara del Friuli ha scatenato il putiferio nell'ambiente giallorosso, con i sostenitori della Roma che hanno fatto sentire la loro voce protestando sul web e nelle trasmissioni radiofoniche. Una rabbia che ha voluto polemizzare contro la decisione cui non si possono contrapporre le proprie ragioni. Essendo il provvedimento legato all'ordine pubblico, infatti, il club di Trigoria ha le mani legate e non può fare ricorso.
Precedenti pericolosi
Purtroppo per gli ultrà giallorossi la situazione è alquanto delicata. Nel corso della stagione sono diversi gli scontri tra tifosi che li hanno visti coinvolti. Sul comunicato della prefettura si fa riferimento ad altri eventi sportivi che provano la pericolosità del tifo organizzato romanista.
Oltre ai tafferugli di Verona, si tratta di Atalanta-Roma del novembre 2016, la partita d’andata a Londra contro il Chelsea in cui un tifoso della Roma è stato arrestato e quella di ritorno contro i ‘Blues‘ oltre alle trasferte del 28 agosto contro l’Atalanta, del primo ottobre con il Milan e del 22 ottobre a Torino in cui non si sono verificati incidenti ma hanno fatto registrare dei «furti nelle aree di servizio» durante i viaggi di ritorno dei tifosi.
Il comunicato della prefettura
A comunicare il divieto un comunicato della prefettura della provincia di Udine, che nel comunicato diffuso in mattina spiega le proprie motivazioni
Per preminenti ragioni di tutela dell’ordine, della sicurezza e dell’incolumità pubblica sono adottate le seguenti prescrizioni: divieto di vendita dei tagliandi di tutti i settori ai residenti nella Regione Lazio