Il pernacchio di De Laurentiis (video)

Parafrasando: ‘calciatooooori… prrrrrr'. No, di ‘Vitelloni' in tribuna al San Paolo non ce n'erano. Parola di maresciallo Cotone, quello falso che svolge indagini false ma fa una pernacchia vera al tenente del Reich. Acuta, roboante, corta, lunga, media… nulla a che vedere col pernacchio che è un'altra cosa. La pernacchia è volgare, il pernacchio è un'arte. E' questione di testa e di pancia. Solenne, ha un suo rituale: mano molle, labbra umettate, dita alzate. Con il pernacchio si possono fare anche le rivoluzioni, racconta Eduardo De Filippo. Quella di Aurelio De Laurentiis – colto in flagranza di pernacchia (o pernacchio?) dalle telecamere – è come: il ‘tatuaggio sul pisello di Cavani' (la ricordate la gag sul contratto del Matador a Dimaro?); dare del ‘gran paraculo' al sindaco partenopeo De Magistris; dire alla piazza ambiziosa e affamata di successi ‘ma che cazzo avete vinto a Napoli? Se mi rompo i coglioni me ne torno in America… qua a Napoli non funziona un cazzo, solo il Napoli funziona'; avvertire il procuratore di Lavezzi, Mazzoni (prima che il Pocho fosse ceduto al Psg), che se ‘fa lo scemo gli stritolo le palle'; liquidare con una battuta Balzaretti che ha preferito ‘la lupa e i suoi sette ciucciatori' alla maglia azzurra.
Al patron le licenze poetiche di Trilussa fanno un baffo. La fantasia non gli manca, in fondo è uomo di cinema, ma due piedi in una scarpa farebbero inciampare persino Maradona. E allora s'affretta a chiarire. "Molti, soprattutto tifosi della Roma, mi rimproverano di aver fatto un pernacchio verso i romanisti allo stadio. E' un fraintendimento". Così parlò De Laurentiis attraverso il suo account Twitter, spiegando che domenica sera, dopo il gol vittoria segnato dall'ex Real, non aveva emesso alcun ‘grande suono con la bocca'. "Non volevo emulare Eduardo De Filippo. Sto solo urlando un olé a Callejon". Capito? Quelle immagini sono state travisate e il suo Oro di Napoli è solo un ‘imbroglio nel lenzuolo'.