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Il padre di Higuain: “Gonzalo nervoso perché la Juve è aiutata dagli arbitri”

A poche ore dalle due sfide decisive di Firenze e Roma, Jorge Higuain spara a zero contro la classe arbitrale italiana: “A Udine sono stati fischiati due rigori contro in 10 minuti, alla Juventus questo non è mai successo”.
A cura di Alberto Pucci
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Il Napoli si presenta all'Olimpico per blindare il secondo posto e giocarsi le ultime, flebili, speranze di raggiungere la Juventus in testa al campionato. Quella contro la squadra di Luciano Spalletti, sarà la sfida che vedrà il rientro dal primo minuto di Gonzalo Higuain: fermato dal giudice sportivo, nelle scorse settimane, in seguito al clamoroso episodio di Udine. A tornare sul triste pomeriggio della "Dacia Arena", quando il Napoli perse partita, faccia e probabilmente campionato, è stato il padre del "Pipita". Intervistato da Fox Sports Argentina, papà Jorge ha fatto il punto sugli ultimi giorni del figlio e della squadra di Sarri: "Non è ancora perso matematicamente, ma penso che lo scudetto sia ormai irraggiungibile – ha dichiarato a Fox Sport Argentina – Il Napoli, però, è una squadra che non è aiutata come la Juventus e questo i giocatori lo intuiscono. Certi arbitraggi, poi, possono farti innervosire proprio come è successo a Gonzalo a Udine. E' stato squalificato per tre turni perchè è letteralmente esploso dopo che sono stati fischiati due rigori contro in 10 minuti agli azzurri, cosa che alla Juventus non potrà mai accadere".

L'amore della città per Higuain

A fine campionato, vada come vada, Jorge Higuain ed il figlio avranno un'altra partita delicata da giocare: quella con il presidente Aurelio De Laurentiis per il prolungamento del rinnovo del contratto. In attesa di schiarite da questo fronte, il padre dell'attaccante partenopeo ha ribadito il totale feeling del figlio con la città: "A Napoli amano molto Gonzalo e lui si merita questo affetto – ha spiegato – Sono tre anni che gioca con la maglia azzurra e la gente rivive in lui il mito dello scudetto vinto con Diego Maradona e che manca da tanto tempo. Certo a volte l'affetto e talmente grande che è un po' difficile uscire o andare a mangiare da qualche parte. I napoletani sono pieni di entusiasmo e lo dimostrano sempre, proprio come gli argentini"

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