Il nuovo tecnico del Psg? Bravo, economico, che faccia giocare bene. In pratica, Sarri
Il Paris Saint-Germain ha fretta di crescere e di vincere. E per farlo ha l'obbligo di puntare sui migliori. Non solo in campo, dove già ha fatto incetta di stelle e campioni da prima pagina, ma anche in panchina. Per questo, con Emery oramai accompagnato elegantemente alla porta, si sta valutando il profilo ideale del nuovo tecnico: capace, bravo, non esoso nelle richieste, con le idee chiare e un gioco che attiri risultati e giudizi positivi. Insomma, l'identikit di Maurizio Sarri.

Tutti i dubbi attorno al Psg
E' l'ultimo rumor che arriva direttamente dalla Francia dove il tema Psg è all'ordine del giorno e sta affascinando tutti. Come ripartirà il super team che ha fallito in Europa? Chi sarà il nuovo tecnico? Neymar resterà? E gli altri campioni? Tutte domande la cui risposta la darà il prossimo mercato in cui la dirigenza qatariota sarebbe pronta a rilanciare la sfida.
Perché Sarri sì e Luis Enrique no
Le Parisien ha anche azzardo un pronostico fino a ieri impensabile. Non Luis Enrique, non Antonio Conte. Chi può vestire i panni dell'allenatore dei campioni di Francia in cerca di riscatto è Maurizio Sarri, attuale guida del Napoli. Dopotutto proprio il tecnico dei partenopei riveste la figura più idonea alle richieste del club.
Chelsea e pretese economiche
In realtà, il club parigino starebbe trattando con l'ex Barça Luis Enrique. Ma il giornale della capitale boccia la scelta, anche se il tecnico sarebbe sostenuto da una parte del clan dei brasiliani, anche perché sarebbe più vicino alla firma con il Chelsea nel dopo Antonio Conte. La trattativa con lo spagnolo che con il Barcellona vinse la Champions insieme a Neymar si sarebbe fermata anche per evidenti frizioni dal punto di vista economico.
Sarri, profilo basso e bel gioco
Poi altri nomi, quasi tutti italiani. C'è Ancelotti, per cui sarebbe un ritorno di fiamma, oppure Mancini. Quindi Simeone, Pochettino e Villas Boas. Tutti allenatori attorno ai quali si è fatta una precisa ricerca di mercato per valutarne il gradimento, la disponibilità e le richieste. Infine, gli occhi su Sarri. Che sa far giocare bene le proprie squadre, non ha pretese economiche particolari, ha uno spirito aziendalista che non guasta ma soprattutto non ha ancora rinnovato con il Napoli.