Il Napoli vola a Palermo: Callejon e Hamsik, la nuova cooperativa del gol
Vince facile il Napoli a Palermo, anche se le reti arrivano tutte nella ripresa. E ancora una volta senza un leader assoluto da applaudire. La squadra di Sarri fa ancora del gruppo l'arma vincente e continua la ricostruzione del dopo Higuain puntando sull'ottimizzazione di tutti gli uomini in campo. In Sicilia i gol sono arrivati dal centrocampo (Hamsik) e dalle ali (Callejon) permettendo a Milik una serata per ricaricare le pile, tanto da essere sostituito nella ripresa da Gabbiadini. Per i rosanero di De Zerbi nessun miracolo: i padroni di casa si sono spenti col passare dei minuti evidenziando tutte le pecche tattiche e tecniche evidenziate già prima di inizio stagione. E trasformando i deboli applausi emersi dagli spalti nel primo tempo, in sonori fischi di contestazione.

La partita
A Palermo, De Zerbi debutta contro il Napoli in una sfida delicatissima per il neo allenatore rosanero, alla ricerca di punti importanti e del gioco da mostrare al suo nuovo pubblico. Una Favorita in attesa di capire come sarà la stagione palermitana già ingolfata dall'addio di Ballardini e da un mercato estivo insufficiente (non per Zamparini, però). Di fronte, gli uomini di Sarri che vogliono rispondere subito alla vittoria della Juve nel pomeriggio. Con i partenopei che propongono un tridente in cui si preferisce a sinistra Insigne a Mertens mentre vengono confermati Milik e Callejon.

Un primo tempo senza reti, con il Napoli che crea e propone gioco e giocate, sfiorando il gol con il suo 99 polacco tra i più attivi nei primi 45 minuti. Per il Palermo un calvario da dover condurre con dignità cercando di soccombere nell'immediato davanti alla maggior qualità e tecnica avversaria. Il Napoli mantiene il possesso del pallone e della manovra (quasi al 70%) cercando spesso le soluzioni verso la porta partenopea.
Non c'è precisione e quando Milik sembra aver trovato lo spunto decisivo ci pensa Posavec a metterci i guanti e a salvare i padroni di casa. Ne nasce una gara a senso unico con gli uomini di Sarri che tirano maggiormente, con Reina che non deve mai intervenire seriamente e con il Palermo che arretra pian piano il proprio baricentro chiudendosi nella propria trequarti di campo. Il solo Diamanti, chiamato da De Zerbi a cantare e portare la croce sembra essere sopra la media ma poco può, isolato in mediana.

Il baricentro del Palermo permette al Napoli di spingersi pian piano sempre più costantemente in avanti. E se il primo tempo si conclude con un nulla di fatto per Insigne e i suoi compagni, ad inizio di ripresa i partenopei sbloccano subito il risultato. Al 2′ minuto ci pensa capitan Hamsik con un tiro preciso a superare Posavec e a mettere davvero il Palermo alle corde, tanto che al 5′ la gara viene chiusa subito da Callejon, di testa.


Dopo l'uno-due da ko il Napoli ci prende giusto e continua a spingersi in avanti nel tentativo di cercare il tris. Il Palermo sparisce completamente dal campo, De Zerbi alza bandiera bianca con il Barbera che trasforma in sonori fischi i flebili applausi che nel primo tempo erano pur arrivati alla squadra siciliana. Così, con il passare dei minuti e senza colpo ferire da parte dei padroni di casa, arriva anche il tris grazie alla doppietta di Callejon che con 4 reti in tre turni diventa il nuovo capocannoniere della squadra.