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Il Napoli vince nel suo “cesso” di stadio. Lode agli azzurri, per il resto turiamo il naso

In Consiglio comunale manca il numero legale sulla vicenda San Paolo e l’assemblea si oppone al taglio dei biglietti per le gare degli Azzurri. De Laurentiis attacca il sindaco ‘interista’ e lui mostra gli abbonamenti. Vola il Napoli in classifica, volano gli stracci intorno.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Napoli vince in un "cesso" di stadio. Fiorentina battuta con un guizzo di Insigne e Higuain (6 gol a testa, 12 in due, tra i migliori attacchi d'Europa) e ambizioni Viola che finiscono giù nel gorgo. Il successo dei partenopei rimescola i rapporti di forza, accorcia la classifica, rilancia le ambizioni della squadra di Sarri partita male e poi raddrizzatasi cammin facendo grazie anche alla duttilità del tecnico rispetto all'integralismo del predecessore. Attenuante generica per Rafa, tra i pali non aveva Pepe Reina (che da solo vale mezza difesa ed è uomo spogliatoio), in mezzo al campo non c'erano Allan e Hysaj in moto perpetuo.

Il Napoli vince in un "cesso" di stadio. Al San Paolo in affitto e sotto sfratto c'erano oltre cinquantamila spettatori, tra cui anche quei consiglieri comunali che hanno turato il naso e scelto di non ‘tagliare' i biglietti omaggio per andare alla partita a scrocco e poi hanno fatto saltare il numero legale su un capitolo così importante come il rinnovo della convenzione tra club e Amministrazione per l'utilizzo dell'impianto.

Il Napoli vince in un "cesso" di stadio, onore delle armi alla Viola di Paulo Sousa. Uno spot per il bel calcio è stato il match equilibrato, tattico, giocato sulla scacchiera, per nulla noioso, con grande agonismo. Insigne, Kalinic (da applausi il controllo e la conclusione rasoterra) e poi Higuain. Il ‘pipita' rinato, rigenerato, finalmente sorridente, determinato, uomo squadra, attaccante/rifinitore/difensore, mai più indolente, letale come un rapace. Un bomber finalmente Real.

Il Napoli vince in un "cesso" di stadio. Perché il San Paolo farà pure schifo, sarà vetusto e male in arnese ma quando si colora d'azzurro e ribolle di tifo allora in gola sale quella musichetta che ha squarciato le notti di Coppa da Mazzarri a Benitez, da Cavani e il Pocho Lavezzi fino a Higuain e Insigne.

Il Napoli vince in un "cesso" di stadio. Meriterebbe ben altri palcoscenici rispetto allo squallido teatrino inscenato dal rimpallo di responsabilità con il sindaco (presunto) interista che rivendica gli abbonamenti azzurri degli Anni Ottanta per smentire il presidente, De Laurentiis. Vola il Napoli in classifica, volano gli stracci intorno.

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