Il Napoli sfata il tabù, buona la prima a Verona: 3-1 all’Hellas
Nella serata in cui Maurizio Sarri raggiunge quota 100 panchine con il Napoli la squadra azzurra si impone al Marcantonio Bentegodi per 3-1 contro l'Hellas Verona e bagna l'esordio in Serie A con una importante vittoria. La squadra partenopea non vinceva la prima gara del torneo dalla stagione 2014/2015, quando sbancò il Ferraris di Genova per 2-1 contro i rossoblù di Gian Piero Gasperini. Buona la prova per i partenopei che controllano sempre la gara e mettono in cassaforte i 3 punti già nella prima frazione.
Per il suo esordio in Serie A, come tecnico, Fabio Pecchia mette in campo un 4-3-3 con Caceres, Ferrari, Herteaux e Souprayen a protezione della porta di Nicolas. A centrocampo si muovono Romulo, Buchel e Zaccagno mentre in attacco ci sono Cerci e Verde sulle fasce con Bessa che si muove da "falso nueve". Maurizio Sarri porta qualche cambio rispetto alla gara contro il Nizza con Chiriches, Zielinski, Diawara e Milik al posto di Albiol, Allan, Jorginho e Mertens. Il pacchetto difensivo è formato da Reina, Hysaj, Koulibaly, Chiriches e Ghoulam mentre a centrocampo ci sono Zielinski, Diawara e capitan Hamsik. Il tridente è composto da Callejon, Milik e Insigne.
Primo tempo. Il Napoli parte forte e va vicinissimo alla rete con Insigne al 3′ che con un bel tiro dal limite impegna Nicolas. La squadra azzurra sta bene, e si vede: il possesso palla è tutto per la squadra di Sarri mentre i gialloblù di Pecchia provano a colpire con sporadici capovolgimenti di fronte. Tra gli scaligeri si fa notare Bessa, ex Primavera dell'Inter, impiegato come "falso nueve" questa sera ma molto bravo nel cucire l'azione nella zona offensiva del campo.
Dopo alcune conclusioni non troppo pericolose, il Napoli va in vantaggio grazie ad un autogol di Souprayen su azione d'angolo al 32′: azione parecchio confusa che vede la sua risoluzione con il tocco nella propria porta del terzino francese. L'arbitro Fabbri ha chiesto l'aiuto del VAR per stabilire la validità della rete ma è bastato solo un consulto vocale con i due addetti alla video assistenza Doveri e Chiffi. La squadra azzurra raddoppia al minuto 39 con un contropiede fulmineo che vede Diawara intercettare un passaggio di Romulo e tocca la palla ad Insigne che fa fuori il diretto avversario e serve Milik con un esterno destro da manuale del calcio: il centravanti polacco con un diagonale di destro batte Nicolas e risponde alle critiche ricevute nel post gara col Nizza.
Secondo tempo. Il Verona prova a reagire e con Verde va vicino alla rete dell'1-2: una buona parata di Pepe Reina evita guai maggiori al Napoli. Dopo qualche minuto di sbandamento, gli azzurri prendono di nuovo in mano la gara e al 62′ trovano il terzo goal con Faouzi Ghoulam: il terzino algerino ribadisce in rete un pallone respinto da Nicolas dopo uno scontro, non falloso, con Dries Mertens. La squadra di Maurizio Sarri controlla senza problemi fino all'82'm quando Hysaj si fa espellere per un intervento su Bessa in area che Fabbri giudica "chiara occasione da rete": sul dischetto si presenta Giampaolo Pazzini che non sbaglia e accorcia le distanze. I gialloblù ci provano, subito dopo aver trovato il goal, ma non sono precisi sotto porta e il Napoli sembra ritrovare le distanze giuste.
Il migliore. Nonostante non abbia trovato il goal Lorenzo Insigne ha mostrato lampi di grande calcio e dalla sinistra sono passate tutte le azioni più importanti e pericolose della squadra azzurra. Il numero 24 sta acquisendo sempre più sicurezza nei propri mezzi e ormai è uno dei leader di questo fantastico gruppo. Il passaggio per il raddoppio di Milik andrebbe fatto vedere nelle scuole calcio: un colpo di esterno quasi da biliardo. In quell'azione andrebbe notata anche la crescita a livello fisico del ragazzo di Frattamaggiore: quando Diawara gli appoggia la palla cambia passo e lascia sul posto un centometrista come Souprayen. Non proprio semplice come potrebbe sembrare.