Il Napoli prende gol che la Juve non prende. Vince la Roma, ride Allegri
La Juventus vince nella sua serata meno scintillante. Il Napoli gioca bene, diverte ma esce con le ossa rotte dalla super sfida con la Roma. Gli exit poll della corsa Scudetto, sono più incerti che mai e rischiano di rimanere così fino alla fine del campionato. L'impresa della squadra di Di Francesco ha ridato ossigeno all'opposizione, perché è se è vero che il partito di Sarri è ancora avanti di un voto, è altrettanto vero che l'opposizione del movimento di Allegri può ancora rovesciare i pronostici e salire al governo del nostro campionato.
"Il calcio è bestiale", ha dichiarato il mister juventino al termine della vittoria con la Lazio. Il suo rivale Sarri non può fare a meno di constatarlo, di fronte alla prima batosta della sua squadra in Serie A. Una sconfitta che regala alla Juventus il virtuale sorpasso a +2, in occasione del recupero con l'Atalanta (il prossimo 14 marzo ), e tre punti pesanti per la Roma che vola al terzo posto e che rimane in corsa per il piazzamento Champions League.
La Roma che nessuno s'aspettava
Al San Paolo è andato in scena un primo tempo bellissimo, che ha regalato spettacolo sin dal fischio d'inizio dell'arbitro Massa. Quarantacinque minuti intensi, emozionanti, da registrare e da far rivedere in ogni scuola calcio. Difficile vedere infatti tante emozioni tutte così concentrate. Insigne e Under, con i loro gol, hanno dato vita ad un primo tempo nel quale il Napoli ha fatto la sua solita grande partita (anche se con qualche disattenzione difensiva di troppo) e la Roma è tornata a giocare come le ha insegnato Di Francesco: corta, aggressiva e attenta su ogni pallone.
La squadra di Sarri ha sprecato diverse occasioni da rete e sbattuto sul muro eretto da Alisson, insuperabile anche nella notte napoletana, i giallorossi sono invece stati più cinici e hanno saputo sfruttare al meglio le poche occasioni. Dopo la grande chance iniziale di Perotti, Dzeko ha riassaporato il gusto del gol (il quindicesimo in stagione) con un perfetto colpo di testa che ha battuto nuovamente Pepe Reina. Una grande soddisfazione per il bosniaco e per il mister romanista: felice per l'atteggiamento positivo di De Rossi e compagni e per la zuccata vincente del suo numero nove.
Tracollo Napoli
I quindici minuti passati negli spogliatoi, non hanno spento l'ardore dei ventidue protagonisti. La ripresa ha mandato in onda lo stesso show: Napoli all'arrembaggio e Roma arroccata davanti ad Alisson. Nei primi venti minuti della ripresa, l'undici di Sarri ha praticamente preso possesso della metà campo avversaria e lasciato ai giallorossi solo le briciole di qualche isolato contropiede. Trascinato da Insigne (in serata di grazia) e supportato anche da Hamsik, entrato al posto di Zielinski, il Napoli ci ha provato ma ha dovuto nuovamente abbassare la testa sullo splendido gol del 3 a 1 di Dzeko e sul sigillo successivo di Perotti: reti che hanno spento e zittito lo stadio di Fuorigrotta.
Sarri ha tentato di scuotere inutilmente i suoi anche con l'ingresso di Milik, ma ormai la sconfitta età già stata scritta sull'ultimo urlo dell'argentino giallorosso e prima della gioia personale di Mertens. Il Napoli si ferma clamorosamente e impreca contro Alisson e Dzeko. La corsa tricolore è ancora lunga, ma questa sconfitta potrebbe costar caro ai partenopei.