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Il morso di Comi a De Luca. Il Bari: come Suarez a Chiellini

Il morso dato da Comi a De Luca durante Avellino-Bari di Tim Cup non viene punito dal Giudice Sportivo: non c’è prova tv che ne testimoni la condotta antisportiva. Squalificato solo l’attaccante dei pugliesi (3 giornate) per la reazione avuta in campo.
A cura di Maurizio De Santis
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Gianmario Comi come Luis Suarez. Per il Bari e i suoi tifosi è facile, facile accostare l'attaccante dell'Avellino alla punta uruguaiana che, durante la sfida al Mondiale con l'Italia, addentò la spalla di Chiellini. L'episodio del morso dato sul braccio a De Luca mette in secondo piano la vittoria ottenuta in rimonta al San Nicola dall'Avellino (2-1) nella gara di Coppa Italia. Il danno e la beffa, tutto succede all'8′ del secondo tempo con i galletti in vantaggio grazie al gol di Ligi: aggredito, il centravanti pugliese reagisce d'istinto in maniera veemente, l'arbitro gli sventola il cartellino rosso sotto il naso e lo spedisce negli spogliatoi. Assieme a lui ci finisce anche il tecnico, Davis Mangia, per proteste. Bari in inferiorità numerica e senza allenatore in panchina. Comi, invece, resta in campo. Nessuno s'è accorto del morso e, ironia della sorte, è proprio lui a segnare la rete del momentaneo pareggio. Nel finale toccherà a Pozzebon realizzare il raddoppio che elimina i biancorossi dalla Tim Cup.

Nessuna squalifica per Gianmario Comi

Il danno e la beffa s'abbattono entrambe sul Bari anche per le decisioni del Giudice Sportivo: 3 giornate di squalifica a De Luca (punito per la reazione), nulla per Comi dell'Avellino. Ed è accaduto quel che si temeva: niente immagini da utilizzare per la prova tv, nessuna punizione per il calciatore irpino. Oltre all'attaccante pugliese, il Giudice Sportivo, Tosel. ha inflitto 2 turni a Corti (Varese) e Rinaudo (Catania); 1 a Morrone (Pisa), Ceccarelli (Spezia), Corvia (Brescia), Fietta (Como), Marchi (Cremonese), Masi (Ternana), Salifu (Modena). Il tecnico del Pisa, Braglia, squalificato due giornate.

Comi, 22 anni, attaccante che il Milan rilevò dal Torino nel 2011. Svezzato coi granata, nella Primavera rossonera guadagnò la fame di bomber grazie ai 27 gol fatti in una sola stagione. Il ‘diavolo' punta su di lui (ne ha rilevato anche l'altra metà del cartellino) e manda il ragazzo a farsi le ossa in B: Reggio Calabria, Novara, Lanciano e adesso Avellino. La sua avventura coi ‘lupi' non è iniziata sotto una buona stella perché Comi rischia una lunga squalifica. Rischia… considerato che senza immagini televisive chiare, prova schiacciante del morso dato a De Luca, può farla franca.

Gianluca Paparesta: "Bari merita rispetto". "Non vogliamo alimentare polemiche – afferma il presidente dei pugliesi, come si legge nella nota pubblicata sul sito ufficiale della società -, ma chiediamo attenzione per questa realtà e per episodi come il morso di Comi a De Luca. Bari merita rispetto, come tutte le altre società. Io mi sforzerò perché pubblico e giocatori siano corretti, ma nessuno può pensare di venire qui e fare ciò che vuole. Detto questo complimenti all’Avellino per il passaggio del turno".

Davis Mangia: "Atto vigliacco". Dure anche le parole del tecnico, Davis Mangia, che censura la reazione del proprio calciatore ma condanna il gesto subito. "De Luca è stato vittima di un atto vigliacco da parte di Comi – ammette nel post partita – che gli ha dato letteralmente un morso ad un braccio. E' stato ingenuo a reagire, ma il morso c'era. Quando ho cercato di far notare al quarto uomo l'episodio sono stato cacciato. In genere non mi lamento con gli arbitri ma questa volta sono molto contrariato".

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