Il miracolo Lazio raccontato da Sacchi: “Spese giuste e tanto coraggio”

Arrigo Sacchi se ne intende bene di capolavori del pallone e il suo Milan non a caso non solo è rimasto nei ricordi di tutti gli appassionati ma ha fatto scuola e dato lezione sia in Italia che in Europa. Così, l'ex tecnico dei rossoneri che spopolavano in giro per il Mondo ed ex CT della sfortunata nazionale americana del '94, oggi analizza l'apoteosi biancoceleste. La Lazio guidata da Stefano Pioli in panchina e capace di scalare posizioni in classifica fino al raggiungimento del 2° posto, scalzando l'eterna rivale Roma e confermandosi la più incredibile novità di questa stagione. Una squadra costruita nel silenzio e senza clamori, prima di fuoriclasse assoluti ma fatta di un gruppo coeso e men amalgamato dentro e fuori dal campo. Un sapiente mix tecnico e societario.
Sacchi non ha problemi ad ammetterlo: questa Lazio non solo oggi deve prendersi il merito di rivelazione della Serie A m h anche margini enormi per poter costruire qualcosa nel tempo. Sia perché per costruirla il presidente Lotito non si è svenato, sia perché i giocatori sono tutti in fase di crescita con una prospettiva di miglioramento reale: "La Lazio è la grande sorpresa, non da ora. Se Lotito parlasse meno sarebbe perfetto. Il presidente e Tare, in questi anni, hanno fatto dei capolavori, spendendo poco per ottenere grandi risultati. Adesso sono anche cresciuti nel gioco, bisogna fare i complimenti. La squadra gioca e cresce partita dopo partita. Pratica un calcio generoso, da protagonisti e con coraggio".
Intervenuto a Radio Onda Libera, l'ex CT si è poi soffermato sull'altra potenza del nostro campionato, la Juventus di Max Allegri che si è ‘divorata' l'ennesimo tricolore sudando ben poco e che adesso si concentra per non fallire l'appuntamento europeo: "La Juve è prontissima per la Champions. Dortmund docet: può arrivare lontano se si ripropone con il collettivo e la mentalità per giocarsela. Attaccando può arrivare all'obiettivo".