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Il Milan vince facile: ora la finale con la Juventus. Verona matematicamente in Serie B

Il Milan domina, vince grazie alle reti di Calhanoglu, Cutrone, Abate e Borini e si prepara alla finale di Coppa Italia. L’Hellas Verona, che ha dimezzato il punteggio con il gol di Lee, retrocede con due giornate d’anticipo nel torneo cadetto.
A cura di Alberto Pucci
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Il Milan si gioca tutto in otto giorni. Il primo step milanista, sulla strada dell'Europa League, è l'Hellas Verona: arrivato a Milano in cerca di un miracolo per evitare la retrocessione. Prima della finale di Coppa Italia e dello scontro diretto con l'Atalanta, i rossoneri si sono sbarazzati con facilità di un avversario mai in partita e si sono divertiti a regalare un pomeriggio di festa ai molti tifosi giunti a San Siro. Davanti agli occhi di Yonghong Li, tornato in Italia per stare vicino alla squadra nel momento decisivo, la formazione di Gattuso ha vinto meritatamente grazie al solito lavoro prezioso dei due esterni: sempre accompagnati con puntualità dai centrocampisti. Per il tecnico del Milan, sono dunque arrivate buone indicazioni in vista della finalissima dell'Olimpico. Il Verona saluta invece la massima categoria con l'ennesima sconfitta della sua difficile stagione. Da oggi il club scaligero dovrà pensare al prossimo campionato di Serie B: un torneo che potrebbe anche giocare senza Fabio Pecchia in panchina.

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Velluto rossonero

Atteso dalla finale di Coppa Italia, il Milan dimostra di essere pronto per la Juventus e di aver ritrovato smalto e fiducia grazie alla vittoria di Bologna. La squadra di Gattuso morde subito con il solito 4-3-3 e sfonda all'undicesimo con il quinto gol in campionato di Hakan Calhanoglu: giocatore diventato ormai indispensabile per i rossoneri. Partito con buona personalità, il Verona si abbassa pericolosamente verso la propria area di rigore e comincia a soffrire le avanzate rossonere, specialmente sulla fascia di sinistra dove Suso e Kessie sfondano con regolarità. Il raddoppio di Cutrone, poco dopo la mezz'ora, è la naturale conseguenza di un primo tempo dominato dalla squadra di Rino Gattuso che non ha sofferto in difesa e che si è spesso presentata nell'area scaligera con trame di gioco convincenti.

Turnover in vista della finale

Cambia poco ad inizio ripresa: Milan a fare la partita, Verona ad aspettare senza riuscire a salire. Il terzo gol rossonero (bella conclusione di Abate, su assist di Suso) dà il via ad un secondo tempo che il Diavolo gioca in scioltezza, anche con l'inserimento di qualche giocatore dalla difesa. Gattuso pensa alla Juventus, dà il via al turnover e inserisce Borini e Musacchio al posto di Suso e di Romagnoli: tornato in campo, dopo l'infortunio di qualche settimana fa nella sfida con il Sassuolo. La traversa su punizione di Romulo (unico squillo dei gialloblu, insieme alla rete di Lee), precede l'ingresso anche di Kalinic al posto di Cutrone. Gli ultimi quindici minuti di gioco sono un lento prologo fino al poker di Borini e al triplice fischio finale. Gattuso sorride e può ora pensare alla finale di Coppa Italia. Pecchia mastica amaro e retrocede in Serie B con due giornate d'anticipo.

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