“Il Milan vince con merito. Roma e Juve grandi delusioni”: l’intervista a Igor Protti di Calcio Fanpage

Spunti di riflessione personali ma ampiamente condivisibili, temi interessanti e pronostici futuri: dalle grandi delusioni del campionato, Roma e Juve, al bellissimo parallelismo tra i goleador del recente passato (Protti -Signori), i cannonieri di oggi (Cavani-Di Natale) ed il bomber di domani (Paulinho del Sorrento) . Tutto questo e molto altro nelle parole di Igor Protti.
Protti detto lo “Zar” è l’unico giocatore assieme a Dario Hubner a detenere un singolare record: ha vinto la classifica dei capocannonieri nella stagione 1995-96 (24 gol tanti quanti quelli siglati da Beppe Signori) vestendo la maglia del Bari poi retrocesso in Serie B. Ha giocato anche nella Lazio, nel Napoli vivendo calcisticamente parlando fortune alterne. Ha vissuto sul finire della lungimirante carriera una seconda giovinezza a Livorno in cui ha giocato dal 1999 al 2005 trascinando gli amaranto dall’inferno della Serie C fino alla A. In cinque stagioni a Livorno ha giocato 196 volte e segnato 102 gol. L’ultima gara la gioca a 37 anni suonati contro la Juventus realizzando anche un gol su rigore.
Lo abbiamo intervistato in esclusiva per Calcio Fanpage chiedendogli di fare il punto sul campionato a tre giornate dal termine del torneo.
Il Milan vince meritatamente il campionato?
"E’ stato un torneo strano rispetto a quelli passati, ma il Milan lo vince con merito. L’Inter ha un po’ deluso le aspettative di tutti, anche rispetto a quello che ci ha fatto vedere nella passata stagione. Peccato che il Napoli non sia riuscito a fare qualcosa di miracoloso, anche se ci è andato molto vicino. E poi molte squadre hanno bucato clamorosamente in campionato, vedi la Roma o la Juventus."

Secondo lei, chi è favorito in questa avvincente corsa al quarto posto?
"Dico la Lazio non perché sono di parte avendovi giocato, ma perché credo che lo meriti rispetto a quanto di buono abbia fatto vedere in questo campionato. Ha giocato un ottimo calcio e poi non ha avuto cali così come è successo ad altre squadre."
Le delusioni di questo campionato, due nomi?
"A tre giornate dalla fine dico Roma e Juventus, perché all’inizio erano state indicate quali possibili pretendenti allo scudetto, ed invece non sono riuscite mai a stare nei piani alti della classifica vivendo tra alti e soprattutto bassi. Anche se a tre giornate dal termine hanno ancora la possibilità di salvare una stagione scura riuscendo ad afferrare la qualificazione in Champions League all’ultimo respiro."
Parliamo ora dell’incerta corsa salvezza, quale squadra rischia di più di finire nel baratro della B?
"Senza dubbio la Sampdoria, perché non è stata costruita per lottare per la salvezza e poi non c’è la mentalità per farlo, gente che lotta su ogni pallone sapendo che potrebbe essere decisivo; oltretutto la piazza non è tranquilla e non giova alla squadra soprattutto quando si gioca in casa. Dopo il pareggio ottenuto davvero in maniera rocambolesca contro il Brescia a Marassi penso che la Sampdoria si giocherà tutto nel derby e sarà una partita caldissima oltre che emozionante. Un risultato negativo credo che sarebbe una mazzata tostissima sia sotto il profilo psicologico che in quello della classifica."

Lei che è stato il re dei bomber nella stagione 1995-1996 con il Bari poi però retrocesso, ci dice chi vince la classifica dei capocannonieri: Cavani o Di Natale?
"La merita Edinson Cavani per quello che è riuscito a fare in questa stagione per il Napoli, Di Natale l’ha già vinta. Io punto sull’uruguaiano. Sarà un testa a testa unico ed emozionante, ricorda un po’ il mio con quello di Beppe Signori."
E’ iniziato il valzer delle panchine, il più gettonato riguarda il suo ex allenatore Mazzarri, poi c’è Del Neri, Leonardo, Montella…
"Penso che alla fine resteranno tutti sulle rispettive panchine, Mazzarri deve chiarire il progetto con il presidente De Laurentiis, Del Neri è ancora in corsa per la Champions, se dovesse centrarla credo che resterebbe a Torino; stesso discorso per Montella e Leonardo."
Ci può indicare il bomber del futuro?
"Gioca nel Sorrento, ma l’abbiamo cresciuto a Livorno: si chiama Paulinho. Ha un futuro tra i grandi bomber di domani e non lo dico perché sono di parte."