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Il Milan vende le punte, l’Inter Sneijder e la Juve si gioca tutto su Llorente

Le manovre di mercato rossonere sono chiare: cambio della guardia in avanti e fiducia a El Shaarawy e Niang. Ma con un sogno proibito nel cassetto: Balotelli o Drogba. L’Inter ha scelto il vice-Milito in Rocchi, però deve ancora vendere Sneijder mentre la Juve riprova l’ultimo assalto a Llorente: 7 milioni subito al Bilbao.
A cura di Alessio Pediglieri
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Manca un giorno a fine anno e qualche ora in più per l'apertura ufficiale del mercato di ‘riparazione' di gennaio. Dove non si assisterà certo ad una serie di colpi da ricordare negli annali della storia del nostro calcio, anche se qualcosa di importante verrà fatto. Soprattutto per le ‘big' di serie A: Juventus, Inter, Milan. Chi per provare a colmare il gap creatosi in classifica, chi per cercare di allungare ulteriormente il divario dagli avversari. Tutti per crescere ancor di più in vista delle Coppe europee che non ammetteranno altri passi falsi.

Peluso, il primo colpo a segno – Non si può non iniziare dai campioni in carica, quella Juventus che a giugno cercava tanto il top-player credendo di essere una incompiuta e oggi si ritrova da sola e solitaria in vetta alla classifica con il miglior attacco e la miglior difesa. Non solo, visto che anche in Europa è passata da prima della classe nel proprio girone laddove c'era un certo Chelsea, Campione d'Europa in carica. Adesso Marotta & co. si sono rituffati nel mercato alla ricerca di qualche elemento che possa dare ulteriore garanzie ad un gruppo più che affidabile. Arriverà Peluso, il giovanissimo difensore dell'Atalanta e dell'Under21 di Mangia che avrà il compito di rimpolpare un reparto trovatosi orfano di Giorgio Chiellini (infortunato) e di Lucio (ceduto in Brasile). Per Federico Peluso, l'Atalanta avrebbe voluto una cifra attorno ai 7 milioni di euro, ma l'ha spuntata la Juve e la voglia del giovane esterno di giocarsi la propria chance in un top-club: i bianconeri hanno sborsato al momento solo 1 milione per Peluso e il prestito fino a giugno. In estate, anche e soprattutto in base al rendimento del giocatore, si deciderà se riscattarlo ad un prezzo fissato attorno ai 4 milioni di euro. Dopo la difesa, ci vorrebbe qualche ritocco a centrocampo o in attacco: nessuna stella, per quelle c'è tempo in estate quando in base ai risultati ottenuti e agli obiettivi conquistati, Andrea Agnelli deciderà o meno di regalarsi qualche campione. Adesso è il momento di guardare alla sostanza e i nomi corrispondono a questo identikit con azioni in caduta libera soprattutto per Drogba (costo elevato e Coppa d'Africa in arrivo) e per Llorente (spesa da affrontare solamente a giugno). Anche se sembrerebbe pronto un assalto alla dirigenza basca per il giocatore: sul piatto la Juventus sarebbe disposta ad offrire subito 7 milioni di euro per Llorente. Molti di più rispetto ai 4 che era inizialmente disposta a pagare, ma non un centesimo ulteriore.

Il Milan vende le punte: per fare posto a… – Dietro ai bianconeri, le due milanesi con il Milan più attivo e l'Inter più ‘chiacchierona'. Adriano Galliani sta facendo fruttare al meglio la campagna brasiliana in cui  può vantarsi di aver risolto il ‘problema' di Berlusconi, cioè di aver piazzato in Brasile Pato uno che il presidente aveva definito "giocatore senza mercato". Un piccolo colpo d'arte di strategia con il giocatore che ha accettato di ridursi lo stipendio del 50% (da 4 a 2 milioni a stagione) per firmare con il Corinthians campione del Mondo in carica per i prossimi tre anni. Pazzia? No, il resto dei soldi Pato lo percepirà attraverso un intervento diretto della Nike, sponsor tecnico del Timao per il prossimo decennio, e da dettagliate sponsorizzazioni e diritti d'immagine. Intanto, mentre in via Turati sono pronti ad ufficializzare una cessione che porterebbe in casa circa 12-13 milioni, si lavora sempre più alacremente per ridare ‘gioia' al triste Robinho che da quando è in Brasile n on fa altro che divertirsi, giocare sulla spiaggia e fare la guest-star nelle serate brasiliane. Per lui la scia porta al Santos anche se è più delicato parlare di sconti e di virtuosismi finanziari. Il prezzo fissato dal Milan è alto: il Flamengo lo ha ritenuto eccessivo, l'Atletico Mineiro sembra più un gossip che una alternativa reale. E quindi resta solo il club di Neymar. Se partono loro due qualcosa in attacco si dovrà pur fare, anche se il recente rinnovo al 18enne Niang, sembra far capire che il Milan si sia già coperto in avanti. I nomi? Balotelli, ovviamente, ma anche il solito Drogba. Il problema per entrambi (differenza di età e di prospettive a parte) è lo stesso: i soldi. L'ex Chelsea ha uno stipendio da favola in Cina e il Milan potrebbe arrivare ‘solamente' a 5 milioni di euro mentre per SuperMario il discorso è un po' più complesso. Perchè torni in Italia si deve passare dall'Inter (che ha un'opzione) e il costo dell'affare appare proibitivo per la volontà della dirigenza del City di non liberarsi a basso costo di un giocatore comunque non più inserito nel progetto tecnico di Mancini. Poi, le piste di centrocampo: ritorno di fiamma per Nainngolan (con il Cagliari in rosso fisso nei bilanci) e contatti con Zamparini per Ilicic del Palermo.

Snodo Sneijder, intanto c'è Rocchi – L'Inter, dicevamo, si è fermata al momento alle chiacchiare. Parole su Sneijder ancora dissidente e separato in casa ma ‘atteso' da Stramaccioni per il 2 gennaio quando i nerazzurri si ritroveranno per riprendere la stagione. Con l'olandese non ci sono stati spiragli di riavvicinamento, anzi: vacanze anticipate, dichiarazioni della moglie sulla volontà di lasciare Milano, silenzio assoluto della società. Intanto è sempre calda la pista che porterebbe Sneijder al Manchester United, per volontà di Sir Alex Ferguson. Chiacchiere anche attorno a Paulinho, che in Brasile si ostinano ad accostare all'Inter ma che sembra davvero lontano dall'arrivare ad Appiano se non – forse – a giugno. Problemi di un ingaggio lievitato negli ultimi mesi e di un giocatore che al momento sembra star bene dove sta. E allora ecco che l'unico colpo reale si chiama Tommaso Rocchi, 34 enne attaccante che stava svernando a Roma sulla panchina della Lazio. Martedì giungerà alla Pinetina, sarà lui il vice-Milito, dopo 8 anni in azzurro, voluto – sembra – fortemente da Stramaccioni che lo ammira per le capacità tecniche e tattiche cui sa dedicarsi in campo. Tanto che un giovane concreto e promettente come Livaja saluterà i nerazzurri per andare a farsi le ossa – già belle robuste a dir la verità guardando l'Europa League – altrove. Poi, la solita girandola di nomi più o meno presunti: da Borriello a Bobadilla a Icardi. In una girandola in cui dovrebbero entrare  – in uscita – i deludenti Alvarez e Silvestre, vicino al Genoa.

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