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Il Milan passa ufficialmente al Fondo Elliott, finita l’era di Li Yonghong

Da oggi il Fondo americano si riprende il club ed è già al lavoro, attraverso le vie legali, per estromettere Li Yonghong dalla proprietà. Il magnate cinese non ha versato i 32 milioni con scadenza venerdì ed Elliott non ha accettato l’inserimento del russo Rybolovlev. Adesso, il Fondo avrà il controllo della Rossoneri Lux e del Cda.
A cura di Alessio Pediglieri
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Anche questa mattina non ci sono state novità positive da parte del Fondo americano Elliott che aveva deciso di attendere ancora qualche ora per vedere se dalla Cina fosse arrivato il bonifico da 32 milioni di euro che rappresentava la prima parte del debito di Li Yonghong. Senza il pagamento, adesso, il Milan è divenuto merce di scambio con il club che è di fatto proprietà del Fondo.

La situazione è particolarmente delicata perché lo scenario che si è presentato è tra quelli che nessuno sperava si palesasse per il bene del Milan che adesso è in mano agli americani che non l'hanno mai realmente voluto, considerandolo esclusivamente un investimento su cui speculare.

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Un buco da 32 milioni. Dopo la scadenza per la restituzione dei 32 milioni di euro, venerdì scorso, così Elliott ha avviato l'escussione del pegno sulle azioni del Milan che porterà il fondo ad avere il controllo della Rossoneri Lux e quindi dell'intero club. Il fondo dovrebbe quindi rimuovere anche l'attuale Cda per insediarne uno nuovo.

Sfuma anche Rybolovlev. Qualsiasi cosa accadrà adesso, l'unica cosa certa è che da oggi è finita l'età cinese del Milan ed è iniziata quella della gestione Elliott che durante l'ultimo weekend ha respinto al mittente la proposta del magnate russo Dmitrij Rybolovlev, patron del Monaco, che aveva provato ad inserirsi nelle trattative quale nuovo acquirente del club.

Elliott e Li per vie legali. Era infatti il proprietario del club del Principato l'ultima chance concreta per evitare la gestione diretta da parte del Fondo che in queste ore ha dato anche mandato ai propri legali per far uscire dal club Li Yonghong il quale, per un accordo precedente, pretenderebbe comunque parte di eventuali incassi da parte di Elliott superiori agli iniziali 370 milioni.

La situazione surreale di Gattuso e i giocatori. In tutto questo, il Milan – inteso come squadra – prova a gestire la preparazione in vista del prossimo anno senza ulteriori complicanze. Una ‘mission impossible' per Gattuso e i giocatori, circondati da situazioni che ne condizionano il mercato e le prospettive sportive, rischiando la conferma dall'esclusione delle Coppe e giocando in una società che non ha ancora un reale proprietario pronto a investire.

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