Il Milan mette la difesa in Gabbia, chi è il classe 1999 che ha conquistato Montella
Quando si parla di giovani pronti ad affacciarsi nel mondo del calcio, la curiosità è sempre tanta, ma lo è anche la cautela. Tanti infatti, soprattutto nelle ultime due stagioni, sono le società che stanno investendo molto sul settore giovanile. Tanti anche i top club che stanno lanciando giovani, senza paura, anche in prima squadra. Uno di questi, potrebbe essere ben presto Matteo Gabbia, difensore centrale del Milan classe 1999, appena 18enne, pronto a seguire le orme dei più grandi per entrare ben presto nelle grazie di Vincenzo Montella. In realtà, il tecnico ex Fiorentina, già sta osservando con attenzione questo ragazzo.
Nel frattempo Gabbia, spera che questo interessamento dell’allenatore rossonero possa poi avere gli stessi risultati che sta portando a Cutrone, ormai lanciatissimo nel Milan del presente, ma soprattutto in quello futuro, ovvero quella squadra in cui potrebbe essere presente anche lo stesso Matteo che ha sempre avuto il calcio come grande obiettivo della sua vita e a giudicare dai risultati pare ci stia davvero riuscendo. Andiamo dunque a conoscere al meglio questo ragazzo attraverso 5 curiosità che stanno caratterizzando il suo cammino verso il calcio professionistico.
Il profilo perfetto per il nuovo Milan
Nato a Busto Arsizio il 21 ottobre del 1999, Matteo Gabbia, difensore centrale, o anche centrocampista difensivo della Primavera del Milan, sembra essere il profilo ideale in quel ruolo per il club rossonero. Il suo futuro infatti sembra essere già scritto, con Gattuso (tecnico proprio della Primavera) che punta molto sul suo carattere autoritario e sulla sua sicurezza in campo. Ma non è il solo. Anche Vincenzo Montella lo sta monitorando costantemente e dopo l’esordio nei preliminari di Europa League in estate, potrebbe sicuramente pensare di buttarlo nella mischia in campionato, magari nella parte finale, quando i giochi per il raggiungimento dei vari obiettivi sono già conclusi.
Avere un maestro come Leonardo Bonucci in quel ruolo, potrebbe infatti facilitare l’inserimento nella rosa della prima squadra di Matteo che nel frattempo è concentrato sul campionato Primavera. Davanti ai suoi occhi però, inutile negarlo, c’è la ferma volontà di voler assolutamente percorrere lo stesso cammino di Cutrone, blindato in prima squadra da Montella che stravede per lui. Fa parte della scuderia di Mino Raiola (occhio alla scelta).
Tra i talenti rossoneri sulle orme di Van Bommel
Matteo fa parte di una generazione molto interessante di giocatori del Milan nati nel 1998 e nel 1999, tra cui Gianluigi Donnarumma, Andrés Llamas, Niccolò Zanellato e Patrick Cutrone. Attualmente è una delle più grandi star della Primavera rossonera allenata da Gennaro Gattuso anche se sempre più spesso viene aggregato alla prima squadra da Vincenzo Montella. È un giocatore molto versatile, che può giocare sia come difensore centrale che come centrocampista difensivo, bravo sia nella fase d’interdizione che a cucire il gioco tra i reparti.
Forse è per questo che in molti lo paragonano all’olandese ex Milan, Mark Van Bommel, o al tedesco della Juventus Sami Khedira. Due paragoni pesanti che però non preoccupando assolutamente Gabbia, che anche in campo appare sempre molto sicuro di sé stesso giocando già quasi come un veterano. Il Milan ha pronto un nuovo gioiellino da lanciare quanto prima. Montella lo sta monitorando costantemente.
Esordio in prima squadra, ma non in Serie A
Tra i suoi più grandi estimatori, dicevamo, c’è proprio l’attuale tecnico del Milan Vincenzo Montella che già all’inizio della scorsa stagione era rimasto folgorato dalle qualità di questo ragazzo durante un allenamento a Milanello in occasione del progetto “Milan Gold”, un progetto che raccoglie i calciatori più forti e interessanti delle varie squadre giovanili del Milan e di cui faceva parte anche Giuseppe Iglio, fenomeno del centrocampo, recentemente ceduto al Monaco.
L’ex Aeroplanino è rimasto talmente impressionato dalla duttilità del ragazzo che pian piano lo sta inserendo nel giro della prima squadra con la quale lo ha già fatto esordire nei preliminari di Europa League nella gara di ritorno in casa dello Shkendija (entrando in campo nel quarto d’ora finale) ma non ancora in Serie A, cosa che però non sembra poi così lontana data la stima che nutre nei suoi confronti l’allenatore campano.
Il feeling con la Nazionale e l’Europeo del 2016 in Azerbaigian
Il ragazzo però, ha stregato tutti anche in Nazionale con già 49 presenze fra Under 16, 17, 18 e 19 ma è nel 2016 che il centrale ha avuto la sua prima occasione per confrontarsi in campo internazionale. Quell’anno, infatti, ha preso parte al Campionato Europeo Under 17 in Azerbaigian insieme con altre giovani promesse che presto entreranno di prepotenza nel giro della Nazionale e che rappresentano il futuro dell’Italia del calcio, stiamo parlando dei vari Kean, Scamacca, Bastoni, Frattesi e Pinamonti e ai compagni Alessandro Plizzari (ora alla Ternana) e Raoul Bellanova (Primavera Milan).
Rassegna nella quale, sotto la guida del Ct Alessandro Dal Canto, i gioiellini del Milan non sono riusciti a superare un girone molto duro che prevedeva confronti con squadre del calibro della Spagna di Oriol Busquets e Jordi Mboula, dell’Olanda di Kluivert e De Ligt e della Serbia di Ilic e Jovanovic. L’esperienza però, è stata importante con il giovane rossonero schierato da regista o da mezzala a centrocampo ed una vittoria, seppur inutile, per 2-1 contro i serbi.
Valore a quota 200mila euro
Per materializzare anche economicamente il “prodotto” Gabbia parliamo ora del valore di mercato del ragazzo che pure incide nella sua valutazione complessiva. E così, scopriamo che i portali specializzati sono più o meno sulle stesse posizioni col ragazzo nel novero dei più promettenti del torneo Primavera. Transfermarkt.it, infatti, valuta il giovane lombardo 200mila euro con un’ascesa straordinaria rispetto ad un anno fa addirittura di 150mila euro mentre, il sito PlayRatings.net, indica il suo “market value” in 190mila euro.
Numeri importanti che, a 18 anni, sono sicuramente di buon auspicio per lui e per la produttiva “cantera” rossonera. Ma occhio a fargli tenere i piedi per terra, in questi casi è infatti facile montarsi la testa e viaggiare sulle nuvole. L’aspetto importante, è che oltre al Milan, lo stesso Gabbia, sembra avere anche quella mentalità giusta ideale per capire che la fretta è sempre cattiva maestra. Attendere il momento è la cosa ideale.
