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Il Milan manda il Verona in B. Nel 4-1 di ‘San Siro’ Calha e Cutrone fanno i fenomeni

Il 4-1 rifilato al Verona, oltre a spedire in Serie B la squadra di Pecchia, ha consentito a Gattuso di avere nuove conferme da Calhanoglu e Cutrone, autori di una gara straordinaria in vista della finale di Coppa Italia con la Juventus. Tra gli ospiti c’è da salvare davvero ben poco.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Milan batte 4-1 il Verona e spedisce in Serie B i ragazzi di Pecchia, matematicamente retrocessi, proiettandosi già alla finale di Coppa Italia di mercoledì contro la Juventus. A ‘San Siro’ bastano i gol di Calhanoglu, Cutrone, Abate e Borini per chiudere subito la pratica. Nel finale il coreano Lee rende meno amaro il passivo per gli ospiti con un gol comunque stupendo. La partita infatti è cominciata subito forte con i rossoneri che non hanno fatto altro che spingere subito sull’acceleratore chiudendo nel primo tempo la gara. Nell’11 titolare di ‘Ringhio’ ecco nuovamente Cutrone in attacco dal primo minuto con Kalinic e Andrè Silva inizialmente in panchina, Locatelli a sostituire nuovamente l’infortunato Biglia a centrocampo e il ritorno di Romagnoli al fianco di Bonucci al centro della difesa.

Pecchia invece si era affidato, nel suo 4-3-3 di partenza, al tridente d’attacco formato da Petkovic, Matos e dall’ex di turno Cerci. A centrocampo l’ex scuola Milan (pupillo di Seedorf), Simone Calvano. Ottima la gara giocata da Calhanoglu risultato essere come uno dei migliori in campo al pari dello stesso Cutrone. Bocciata invece la prestazione di Cerci. Ma andiamo allora a vedere nell’ordine i top e i flop di questo Milan-Verona.

I migliori in campo a ‘San Siro’

Gol e carattere, Calhanoglu sorprende ancora

Sta trovando continuità, autore anche di un bellissimo gol all’Emirates Stadium di Londra contro l’Arsenal in Europa League e protagonista di una seconda parte di stagione a dir poco straordinaria. Hakan Calhanoglu, da quando sulla panchina rossonera si è seduto Gattuso, non ha mai smesso di sorprendere tutti e riprendersi quella credibilità di calciatore fenomenale che un po’ il pubblico milanista aveva perso dopo averlo visto faticare, non poco, ad inizio stagione con Montella dopo i tanti proclami per l’ex Leverkusen.

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Contro il Verona, oltre all’ennesimo gol stagionale (7 in totale, 5 in campionato e 2 in Europa League), il turco è stato protagonista di una partita fantastica, partendo da sinistra e pronto a tagliare al centro per prendersi i palloni provenienti da destra. Proprio da uno di questi, su assist di Suso, è arrivato il momentaneo 1-0 su cui non ha potuto nulla l’estremo difensore ospite Silvestri. Grande sacrificio in fase difensiva e appoggio alle sovrapposizioni di R.Rodriguez a fare da cornice ad una prestazione davvero da urlo.

Cutrone è un’animale dell’area di rigore

Un po’ come Pippo Inzaghi o David Trezeguet. Ecco, paragonandolo, forse un po’ esagerando, a due grandi punte del passato, questo Patrick Cutrone si avvicina sempre più ad essere quel grande attaccante che è sempre mancato in questa stagione al Milan.

Proprio come i due ex calciatori di Milan e Juventus, il classe 1998 dei rossoneri, in occasione del gol del 2-0, realizzato grazie all’ennesimo e ottimo movimento in verticale che l’ha portato poi a sorprendere sul tempo Heurtaux e infilare Silvestri, ha dimostrato di essere sempre pronto pur non avendo toccato tantissimi palloni.

Le gare senza go, di Cutrone prima della rete al Verona (Transfermarkt)
Le gare senza go, di Cutrone prima della rete al Verona (Transfermarkt)

Erano ben 6 gare (con Napoli era in panchina), che non realizzava un gol in Serie A. L’ultimo lo mise a segno nella vittoria contro il Chievo a ‘San Siro’ poi nulla più. Ma Cutrone può essere già felice di aver messo a segno, in questa stagione, tra campionato e coppe, ben 16 gol. Un record assolutamente pazzesco per un calciatore al suo primo anno tra i professionisti.

Lo zampino di Suso in due gol del Milan

C’era sempre lui in ogni azione gol vista dal Milan contro il Verona. Lui ad accendere la miccia nella zona offensiva dei rossoneri che l’hanno servito spesso per creare pericolo alla fragile difesa del Verona. Per Suso sono stati due gli assist in questa gara.

Uno per il destro di Calhanoglu nella prima frazione e l’altro nella ripresa per il gol di Ignazio Abate. Per lo spagnolo, in una stagione contrassegnata da alti e bassi, la gioia di poter dimostrare ancora il suo valore e la sua forma fisica a pochi giorni dalla finale di Coppa Italia con la Juventus.

I numeri della gara di Suso (SofaScore)
I numeri della gara di Suso (SofaScore)

Contro il Verona è stato in grado di muoversi ancora con una facilità incredibile mandando in tilt i vari Danzi, Calvano e Fares che hanno fatto fatica a contrastarlo. Assolutamente promosso in una gara comunque molto semplice per il Milan.

I flop di questo Milan-Verona

Danzi da rivedere alla prossima

Se non fosse per l’età e per la sola terza presenza in Serie A, Pecchia avrebbe voluto sostituire dopo appena 10’ il povero Andrea Danzi. Classe 1999, 19 anni, è stato posizionato dal tecnico del Verona nel ruolo di mezz’ala sinistra dove però ha subito patito lo strapotere fisico di Kessie e anche ovviamente quello tecnico e tattico, rispettivamente, di Suso e Abate. Sulla sua fascia è arrivato subito il gol che ha portato al vantaggio di Calhanoglu con il giovane del vivaio veronese colpevole di aver lasciato uno spazio libero importante sulla fascia sinistra degli ospiti.

Le gare giocate dal giovane Danzi in Serie A (Transfermarkt)
Le gare giocate dal giovane Danzi in Serie A (Transfermarkt)

Spazio che ha consentito a Suso di mettere al centro un assist perfetto per l’accorrente numero #10 dei rossoneri. Più volte quindi Pecchia ha provato a farlo interscambiare con Calvano al centro del campo ma Danzi ha fatto comunque fatica nel riuscire ad alzarsi ed aiutare la manovra della squadra di Pecchia. Non bocciato, ma sicuramente, date le sue ottime qualità, ci aspettiamo davvero tanto da lui in futuro.

Fanno quel che possono Fares e Calvano

Vale più o meno lo stesso discorso fatto per Danzi in precedenza. Già, perchè sul lato sinistro del Verona è stato davvero un disastro totale per tutta la partita. Pecchia prima aveva promosso nel ruolo di mezz’ala Danzi, per poi cambiare, viste le difficoltà del 19enne centrocampista, con Calvano passato lui sulla parte mancina e lo stesso Danzi centrale. Ma il risultato non è cambiato, anzi, se vogliamo è peggiorato.

La prova negativa di Calvano contro il Milan (SofaScore)
La prova negativa di Calvano contro il Milan (SofaScore)

Già, perchè le migliori azioni viste dal Milan, sono arrivate proprio da quella zona del campo dove sia lo stesso Calavno che Fares, nel ruolo di terzino sinistro, sono riusciti a mettere una pezza alle azioni offensive di uno scatenato Suso che nella ripresa è riuscito a mandare in gol anche uno come Abate che solitamente in rete non ci va quasi mai. Praticamente ingiudicabile la gara dei due che non sono mai stati protagonisti del match e non sono entrati in gara neanche per un attimo così come tutto il Verona.

Cerci non fa la differenza

L’ex della gara che aveva tanta voglia di mettersi in mostra e dimostrare al pubblico milanista che si sbagliavano. Ma effettivamente in questo Verona visto a ‘San Siro’ c’era davvero da salvare ben poco ed era difficile anche per uno come Alessio Cerci provare a fare la differenza tra i difensori del Milan.

I pochi dribbling di Cerci a 'San Siro' nel primo tempo in cui la gara era già stata chiusa dal Milan (WhoScored)
I pochi dribbling di Cerci a ‘San Siro' nel primo tempo in cui la gara era già stata chiusa dal Milan (WhoScored)

L’ex Torino, Atletico Madrid e Genoa non si è praticamente mai visto in campo a parte qualche spunto qua è là che però non è mai stato pericoloso per gli ottimi R.Rodriguez e Romagnoli che da quella parte, anche in raddoppio, concedevano davvero pochissimo spazio all’attaccante del Verona. Pochi i palloni toccati e soprattutto poca la voglia di riuscire ad essere protagonista in una squadra che ha palesato subito la difficoltà di giocare contro questo Milan che ha chiuso la pratica già nel primo tempo.

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