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Il Milan di Allegri prepara la nuova stagione: oggi il raduno a Milanello

Dopo l’atto d’amore di Silvio Berlusconi e la vittoria del Corinthias nella Libertadores, Il Milan riparte da due certezze: Thiago Silva e la “qualifica” di club più vincente al mondo.
A cura di Alberto Pucci
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Massimiliano Allegri

Il centro del mondo rossonero – Dopo quello dei cugini nerazzurri, costretti ad anticipare il ritrovo a causa dei preliminari di Europa League, ecco il raduno del nuovo Milan di Massimiliano Allegri: un "must" per stampa e tifosi che, a Milanello, avranno occasione di conoscere da vicino i nuovi giocatori della rosa milanista e di capire intenzioni ed obiettivi del club rossonero. Dopo la delusione della passata stagione, il Diavolo si ritrova quindi nel suo "habitat" naturale: quel centro sportivo, poco distante da Milano, tanto osannato da giocatori e tecnici, tanto bistrattato negli anni bui della gestione Farina che, per arrotondare un pò, apriva addirittura le porte del centro per servizi fotografici e banchetti nuziali. Fortunatamente, la gestione attuale è ben diversa da quella degli anni 80 e Milanello, dopo i lavori di ampliamento e rinnovamento voluti da Silvio Berlusconi, è tornato ad essere una struttura di primo piano, così come l'aveva concepita Andrea Rizzoli, nel lontano 1963.

Raduno triste – Da oggi, quindi, anche il Milan torna a fare sul serio e, in attesa del rientro dei molti big, l'attenzione sarà tutta rivolta ai vertici dirigenziali, solitamente avvezzi a sfruttare il primo giorno di lavoro per lanciare proclami importanti ed impegnativi come fece, ad esempio, Silvio Berlusconi nel 2010 ("Dinho con noi a vita") e sua figlia Barbara allo "start up" della sua nuova avventura nel club più titolato al mondo (Siamo attrezzati per competere su tutti i fronti, ma il mio sogno è la Champions League).

“ Un altro affare alla Nocerino? Al momento dico no, perché siamo al completo! ”
Adriano Galliani
Facile immaginare che sarà presente Galliani, ormai da anni testa, cuore e, soprattutto, faccia della società di Via Turati e la tifoseria più fedele ed appassionata: quella della curva, per intenderci, che l'anno scorso raccolse 5000 seguaci fuori dai cancelli di Milanello. Tifosi che, tra un applauso e l'altro, avranno anche modo di "piangersi addosso" per i campioni che hanno lasciato il Milan negli ultimi mesi: giocatori che ormai erano diventati come fratelli per il popolo rossonero, icone di un ciclo vincente che, al momento, non sembra ripetibile.

Nuovi protagonisti e vecchi eroi – Il Milan, persi per strada i pezzi importanti della sua storia, proverà a ripartire dai pezzi "da novanta": quei due/tre giocatori per i quali c'è sempre fila fuori dalla porta di Galliani. La certezza si chiama Thiago Silva che, dopo l'affare mancato con il PSG ed il relativo ritocco d'ingaggio, rimarrà rossonero ancora a lungo. Altre sicurezze dovrebbero arrivare da Zlatan Ibrahimovic, costantemente cercato dagli altri emissari ma, al momento, ancora ancorato alla sua dimora milanese e da Kevin Prince Boateng, giocatore simbolo dello scudetto rossonero di due stagioni fa. Per loro (Ibra e Prince) il condizionale, però, è purtroppo d'obbligo: troppi i mal di pancia dello svedese e le distrazioni del "Boa", per stare tranquilli. Sarà la stagione della verità per Alexandre Pato che, nei prossimi giorni, dovrebbe (infortuni permettendo) scendere in campo insieme a Thiago Silva, con la selezione olimpica brasiliana. Dovesse ancora una volta star fermo per molti mesi, la sua avventura rossonera potrebbe definirsi conclusa e fallimentare.

Facce nuove – Detto che Montolivo, Cassano, Abate e tutti quei giocatori che hanno partecipato ad Euro 2012, insieme agli Olimpici e a quelli in permesso, si aggregheranno più tardi, domani sarà "il giorno dei giorni" per i nuovi acquisti. Dalle prossime ore, infatti, Acerbi e Constant, prenderanno confidenza con il mondo milanista: un "primo giorno di scuola", davanti ad insegnanti e compagni di classe, da far tremare i polsi a chiunque. Non saranno certo Xavi ed Iniesta ma, per il momento, la tifoseria dovrà accontentarsi e cercare di farli sentire a proprio agio. Tutto questo, in attesa di altri eventuali acquisti perchè, se è vero che Galliani ha parlato di mercato "strachiuso", è anche vero che le scorse sessioni di calciomercato hanno insegnato ai tifosi del Milan che, fino all'ultimo, ci può essere speranza. I nomi papabili sono sempre i soliti, più qualche new entry e qualche evergreen. E' tornato di moda Ganso, così come non è mai stato dimenticato Ricardo Kakà: tra questi due estremi, corre tutta la fantasia di quel vecchio volpone di Adriano Galliani che l'anno scorso, ad esempio, sorprese tutti prendendo Nocerino all'ultimo minuto e senza sborsare una lira. Visto l'affare fatto con l'ex rosanero, vale la pena davvero aspettare e sperare!

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