Il Milan affonda, Bonucci: “Non vedo l’ora di tornare in campo”
Questa volta non c'era lui in difesa. Questa volta nulla si può imputare a Leonardo Bonucci, il grande assente tra le fila del Milan che sabato sera è stato costretto a chinare il capo a San Siro dinanzi alla Juventus e più ancora alla forza di Higuain. Il Pipita ha corso come un matto e fatto ammattire gli avversari con una doppietta pazzesca e due gol di destro: il primo da attaccante micidiale che appena riceve palla subito la piazza nell'angolo laddove nemmeno un gigante come Donnarumma può arrivare; il secondo da punta vera che fa una finta, manda il proprio marcatore a prendere farfalle, prende la mira e poi insacca a fil di palo.
Chapeau, l'argentino ha spostato gli equilibri mentre l'ex di turno faceva fatica a tenerlo (l'equilibrio) sulla poltroncina dalla quale ha assistito alla disfatta. Perché disfatta è stata: ennesimo scontro diretto perso (sempre in casa, dopo Roma e Inter), classifica bruttissima da vedere, depressione costante come i risultati mediocri di una squadra che ancora non ha trovato la propria identità.
Questioni di equilibrio tattico e di rendimento dei singoli (come sono messi male Kalinic e Biglia) che, almeno finora, sono stati più zavorra che risorse, più soldi spesi male che investimenti oculati. A Verona, contro il Chievo, il Milan aveva preso una boccata d'ossigeno. Il ko da paura – contrappasso della coreografia sfotto' rivolta alla Juve per i trofei persi – lo ha riportato con l'acqua al collo.
Bonucci, Montella e qualche altro calciatore – l'ex laziale e l'ex viola su tutti – sono nell'occhio del ciclone. L'ex difensore della Juve lo è in modo particolare sia per i costi (42 milioni di euro per rilevarlo dai bianconeri, stipendio da 7.5 milioni di euro all'anno) sia per i post sui social network che i tifosi (quelli vecchi e quelli nuovi) gli contestano perché preferirebbero meno parole e più fatti, meno slogan e più azioni concrete.
Sono state due partite difficili da vedere da fuori. Non vedo l’ora di tornare in campo con i miei compagni – ha scritto Bonucci a corredo della foto che lo ritrae in piedi, nella zona a bordo campo riservata ai tesserati
Il popolo dei social, però, nulla gli ha perdonato. Sicché sia durante sia dopo la partita c'è stato anche chi – oltre a definirlo traditore e sopravvalutato – si è divertito a diffondere un vecchio tweet di Bonucci che risale a un anno fa, 11 dicembre 2016: "Ancora lui, Pipita mio". Allora l'argentino realizzò una doppietta nel derby contro il Torino e anche in quell'occasione il difensore non era in campo. Ma quelli erano altri tempi, altri equilibri.