Il mercato dei flop, dall’Inter al Napoli. Passando dalla Capitale

E' stato un calciomercato da figli di un Dio minore. L'Italia si è confermata anche a gennaio una terra di nessuno. Acquisti centellinati, spesso decantati e preparati ai propri tifosi su piatti d'argento che poi si sono dimostrati semplicemente recipienti di coccio, in mille pezzi al primo rilancio. Tante le delusioni un po' per tutti. Dalla Juventus all'Inter, passando dal Napoli, la Roma, il Milan e via via tra le altre società. Tanto che l'unico acuto è stato il rimescolio dei soliti noti che tra prestiti e parametri zero hanno cambiato maglia e club.
I fallimenti di gennaio
Gli arrivi che non ci sono stati
Sia in entrata che in uscita non c'è stato il classico botto. Dovevano arrivare i vari Deulofeu, Pastore, Emer Can. Nomi importanti, magari non di prima scelta ma pur sempre acquisti che avrebbero potuto cambiare le dinamiche interne delle varie società che avevano deciso di investire forte e in modo certo. Alla fine sono giunti nel nostro campionato un paio di nomi interessanti ma nulla di più.
Le uscite mancate: Icardi e Dzeko
Anche in uscita si stavano preparando i botti che avrebbero permesso ad alcune società quanto meno di far cassa: da Icardi a Dzeko, i nomi più chiacchierati che poi son rimasti tali. Meglio così per il nostro movimento già con la respirazione assistita, ma anche in questo caso l'ennesima dimostrazione che l'interesse per noi, al di là delle Alpi è decisamente relativo.
Lazio, de Vrij e quel rinnovo che non arriva
Al giocatore la Lazio ha già offerto un rinnovo fino al 2021, con un ingaggio raddoppiato che lo porterebbe a quota 2.5 milioni di euro a stagione più vari bonus. Tutto fatto? L'olandese è pronto a firmare? A parole sì ma finora non si è passati alle cose formali… Per convincere il calciatore la società romana ha mostrato disponibilità a rivedere la clausola rescissoria che potrebbe attestarsi sui 25 milioni di euro, così da rendere possibile un'operazione di cessione qualora un top club (il Barcellona o il Chelsea) bussasse alla porta della Lazio. Unico movimento, l'arrivo di Caceres dal Verona.
I colpi a vuoto delle grandi
Inter solo Lisandro e Rafinha
Guardando tra le prime della classe, chi ha meno deluso – ma di certo mancato i principali obiettivi – è l'Inter di Spalletti. Dovevano arrivare giocatori determinanti, capeggiati da Xavier Pastore per settimane ad un passo ma rimasto a Parigi. E' arrivato Rafinha, giocatore dalle indiscusse qualità via Barcellona, ma il grande punto interrogativo sono le condizioni fisiche. E poi Lisandro Lopez difensore dal Benfica. Nulla più.

Napoli, solo colpi per il futuro
A Napoli non è andata molto meglio. Doveva arrivare Verdi che ha declinato all'ultimo istante. Doveva anticipare l'arrivo Inglese che ha preferito restare a Chievo, si è cercato Deulofeu che non ha mai aperto le porte agli azzurri. Alla fine si è optato per acquisti di prospettiva, da Younes a Ciciretti, da Machach a Vinicius. Per l'amarezza di Sarri.
Roma, tante chiacchiere zero cambiamenti
Anche in Capitale, sponda giallorossa doveva essere una sessione da grandi cambiamenti. E invece, il pur buon ds Monchi ha dovuto accettare la realtà diversa: ci si stava facendo la bocca ai 50 milioni per Emerson e Dzeko al Chelsea, per comprare il top player che mancava e invece si è rimasti con un solo acquisto, il difensore Jonathan Silva. Poca cosa per una squadra che sta lamentando una rosa incompleta.
I grandi colpi delle piccole
Spal e Benevento le più attive
E allora ecco che proprio le piccole hanno fatto la parte dei giganti. La neo promossa Spal ha investito in difesa e a centrocampo con tre acquisti per reparto dove spiccano i nomi degli ex atalantini Kurtic e Dramè. Poi il Benevento, fanalino di coda che ha scosso il mercato invernale: in difesa sono stati acquistati Tosca (Betis), Billong (Maribor) e Ashong (svinc.). Poi a centrocampo ecco Sandro (Antalyaspor) e Djuricic (Sampdoria), mentre in attacco sono arrivati Diabaté (Osmanlispor) e Guilherme (Legia Varsavia).
Terre di riscatto
Infine, altri colpi minori ma essenziali per chi lotta nelle retrovie e cerca il riscatto personale e collettivo. Come Dzemaili e Orsolini per il Bologna, Castan al Cagliari, Benali e Ricci a Crotone, Matos sbarcato all'Hellas.