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Il ‘Mazza’ sotto sequestro: ipotizzato un falso nei certificati di collaudo. Spal parte lesa

La Guardia di Finanza ha messo sotto sequestro un altro settore dello stadio della Spal dopo aver chiuso il settore Est e Nord. Si è riscontrata una criticità importante nella procedura di montaggio dei settori così da esporre gli spettatori a pericoli reali e sussistenti. Sia il club che il Comune sono parti lese.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non inizia al meglio la nuova stagione per la Spal, l'anno passato tra le migliori neopromosse di Serie A e che quest'anno si appresta a confermarsi su livelli possibilmente ancor più alti. Lo stadio di casa è finito ancora una volta sotto sequestro per verificare la presenza di anomalie strutturali. E' stato infatti sequestrato un altro settore dello stadio Paolo Mazza per gli stessi motivi che avevano già portato alla chiusura della Curva Est e della Gradinata Nord.

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Il provvedimento è stato eseguito dalla Guardia di Finanza su mandato della Procura di Ferrara e sta mettendo in ginocchio il club ferrarese che rischia di veder iniziare la nuova stagione senza poter contare sul pubblico amico.

I motivi del nuovo sequestro del ‘Mazza'

Ciò che rischia il ‘Mazza' non è una questione da poco perché potrebbe scattare da un momento all'altro la chiusura completa dell'impianto dichiarandolo inagibile. E' stato necessario svolgere ulteriori indagini tecniche e verificare presunte anomalie strutturali relative ai lavori di ampliamento dell’impianto fino a 16mila posti. Questo numero di spettatori è stato reso necessario per conformarsi agli standard richiesti in Serie A e sono stati effettuati nel 2018 per adeguare lo stadio.

Rischi  per gli spettatori e falsità nei certificati

Purtroppo per la Spal, tali lavori non sarebbero a norma in quanto presenterebbero criticità importanti nella procedura di montaggio dei settori così da esporre gli spettatori a pericoli reali e sussistenti. Inoltre, come è stato reso noto dalle ultime verifiche, sarebbero state disattese alcune normative sull’antisismica.

Il rischio è di falsità dei certificati di collaudo che hanno attestato la conformità del progetto alle normative vigenti secondo il report della Guardia di Finanza che ha dato l'ok per nuove perizie tecniche che si svolgeranno nei prossimi giorni. Sia il Comune di Ferrara che il club sono parti lese e dunque, estranee ad ogni tipo di indagine.

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