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Il Lugano di Tramezzani, dalla fabbrica all’Europa League

L’allenatore italiano a marzo decise di portare i giocatori in fabbrica per permettere loro di confrontarsi con il duro lavoro degli operai. L’idea ha funzionato perché i bianconeri con una clamorosa rimonta hanno conquistato la qualificazione alla prossima EL.
A cura di Marco Beltrami
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Dalla fabbrica all’Europa. Missione compiuta per Paolo Tramezzani, l’allenatore del Lugano che può esultare per una storica qualificazione all’Europa League, risultato che mancava dagli anni ’90. Una remuntada in classifica eccezionale quella dei bianconeri di Svizzera, che hanno saputo risollevarsi dopo una serie di risultati negativi culminati nello scorso marzo nel 5-2 incassato dall’ultima della classe Thun. Una batosta che aveva mandato su tutte le furie l’ex difensore dell’Inter, ed ex collaboratore di De Blasi sulla panchina dell’Albania. Ecco allora la decisione drastica di trasportare la squadra in fabbrica per confrontarsi con il duro lavoro degli operai.

Una lezione vera e propria per i calciatori del Lugano tacciati di scarso impegno in campo, e messi perciò di fronte ad una realtà che inevitabilmente ha mostrato la loro reale condizione di privilegiati. A confronto con i lavoratori dell’azienda di Davesco i giocatori hanno capito quanto sia duro guadagnarsi il salario ogni giorno, in fabbrica e a quanto pare hanno imparato la lezione. D’altronde ecco come Tramezzani spiegò il suo curioso gesto: "Ho voluto mostrare loro come la gente comune suda il salario e quanta fatica, quanti sacrifici è costretta a fare per portare lo stipendio a casa alla fine del mese". Da lì in poi è iniziata una vera e propria scalata nella classifica della Serie A svizzera, culminata con la conquista di un sorprendente terzo posto.

Festa grande dunque in casa Lugano dopo la conclusione dell’ultimo turno di campionato. 90’ con il brivido per la squadra sconfitta in casa contro il Lucerna. La vittoria del Sion contro il Grasshoppers sembrava spegnere le speranze europee dei bianconeri, con la svolta che è poi arrivata nel recupero. Il pareggio delle cavallette ha spinto il Lugano verso la qualificazione all’EL. Un risultato impensabile un anno fa, quando mister Zeman conquistò la salvezza. E adesso per la formazione elvetica si apriranno le porte della seconda competizione continentale anche se bisognerà capire se Tramezzani resterà o meno alla guida della formazione.

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