Il Liverpool ha perso la Champions, Klopp beve e canta fino alle 6 del mattino
Abbiamo visto la coppa da vicino, ma il Real Madrid ha avuto una fortuna sfacciata…
Jurgen Klopp ha bevuto e cantato fino alle 6 del mattino coi tifosi del Liverpool per dimenticare la serata da incubo di Kiev. L'infortunio di Salah, le papere clamorose di Karius, la sconfitta che sa di beffa nella finale di Champions alla quale i Reds erano arrivati trascinati dalle reti del tridente che ha avuto un sussulto con Mané ma ha perso per strada l'egiziano e poi Firmino (una specie di fantasma al cospetto dei blancos): nel calice che il manager tedesco ha sollevato ha provato a versare di tutto e poi mandarlo giù tutto d'un sorso per vedere se in fondo al bicchiere magari riusciva a trovare un po' di quell'allegria che gli era passata per le fesserie fatte dal portiere e per le prodezze di Bale.

Del resto, non è la prima volta che è costretto a ingoiare il boccone amaro… gli era successo già alla guida del Borussia Dortmund quando fu costretto a inchinarsi allo strapotere del Bayern Monaco. A Kiev, però, ha fatto più male considerato il modo in cui è maturato: è sembrato quasi che la malasorte si fosse messa d'impegno per mettere i bastoni tra le ruote ai Reds, riuscendoci alla perfezione.
Cosa fare in casi del genere? Lasciarsi abbattere? No, di certo. E allora Klopp ha esorcizzato la grande delusione alla sua maniera: sorridendo di rimando alla sfortuna. Uscito dallo stadio di Kiev, prima di fare rientro in Inghilterra, ha scelto di trascorrere qualche ora con un gruppo di amici tifosi del Liverpool: un bicchiere tira l'altro, un coro tira l'altro ("Abbiamo visto la coppa da vicino ma il Real Madrid ha avuto una fortuna sfacciata… Ma noi continueremo a credere in noi stessi e prima o poi quella coppa la riporteremo a Liverpool") fino a quando alle 6 del mattino tutto è passato. Ma che mal di testa, al risveglio.