Il Leone di Depay, lacrime per Quaresma. Il significato dei tatoo più strani del calcio
Sono appena cominciati i ritiri delle varie squadre di calcio europee. Fra nuovi arrivi, allenatori alla prima esperienza e giovani da scoprire però, gli scatti mostrati nel corso delle varie preparazioni estive, mostrano spesso i calciatori mettere in mostra il loro fisico scolpito contrassegnato da innumerevoli tatuaggi.
Alcuni sono stati disegnati dopo una vittoria particolare nel mondo del calcio, altri per ricordarsi sempre della famiglia, di ricorrenze o addirittura di ricordi. Ma tanti sono i tatoo ricchi di significati particolari che fanno parte della vita dei protagonisti di questo sport. Andiamo quindi a curiosare, cercando di capire quali sono i tatuaggi dei maggiori campioni del calcio, che hanno un significato del tutto particolare e non scontato.
Agger e la sua Danimarca
Non è certo protagonista di uno dei ritiri delle attuali squadre di calcio poiché lui ha dato l’addio al calcio tempo fa, ma Daniel Agger è stato sicuramente uno dei calciatori che si è da sempre distinto per i tanti tatuaggi sul corpo. Il giocatore danese, ritiratosi lo scorso giugno a soli 31 anni, per hobby fa il proprio tatuatore. Ciò che lo contraddistingue? Una sorta di affresco che occupa la sua schiena.
L’ex Liverpool, animato da un grande spirito patriottico, si è fatto tatuare infatti un pezzo di storia del suo Paese, ossia un cimitero vichingo al centro del quale siede Holger, guerriero della mitologia danese, con la sua cortana sulle ginocchia sovrastato dalla scritta “Mors certa, hora incerta” (La morte è sicura, quando arriverà invece no). Una dimostrazione di legame fortissimo con il proprio Paese d’origine.
Sergio Ramos e la frase per Puerta
I suoi gol da difensore centrale hanno da sempre stupito tutti, ma i record di Sergio Ramos, baluardo della retroguardia del Real Madrid, sono tanti anche per quanto riguarda i tatuaggi. Addirittura 12 divisi su ogni parte del corpo. Ci sono i nomi dei suoi fratelli, l’immagine della Vergine Maria fino a due frasi dedicate ai morti ed alla loro memoria da parte dei vivi.
Ramos ha infatti dedicato una frase allo sfortunato terzino sinistro Antonio Puerta, morto dopo alcuni arresti cardiaci avuti in un Siviglia-Getafe nel 2007. Il madridista si è infatti tatuato sull’avambraccio sinistro la scritta: “Non ti dimenticherò mai”, un gesto che sta a dimostrare il forte legame d’amicizia che il centrale della Roja aveva con l’ex difensore del Siviglia.
Le “lacrime” di Quaresma
Negli ultimi Europei di calcio vinti dal Portogallo in finale contro la Francia padrone di casa, tutti, o quasi, hanno notato per la prima volta quel particolare tatuaggio sul volto di Quaresma. “El Trivela”, ex Inter, ha catalizzato l’attenzione del pubblico su quelle due lacrime poste sotto l’occhio destro all’altezza dello zigomo. Questo strano tatuaggio ha di solito un significato particolare, specialmente nel mondo delle gang e della criminalità.
Più in generale, il tatuaggio fa riferimento ad un omicidio commesso. Di solito se la lacrima è piena (come in questo caso) la persona è stata uccisa, se la lacrima è vuota, la vittima è ancora viva. Ci sono però anche altre interpretazioni, come ad esempio quella che vede la lacrima come simbolo del dolore per la perdita di un familiare o di una persona con cui si aveva un grande legame affettivo. Sta di fatto che Quaresma è riuscito a stupire ancora.
Un leone di nome Depay!
Fenomeno della nazionale olandese e del Lione, tempo fa, Memphis Depay, dopo una partita, rivelò uno spettacolare tatuaggio raffigurante un maestosto leone. L’immagine ha fatto presto il giro del web catturando l’attenzione di fans, appassionati di calcio e amanti dei tatuaggi che hanno postato sui social diverse foto di Depay con l’hashtag #Roaaar! In realtà però in pochi hanno campito il significato di quell’enorme tatuaggio.
Il leone di solito rappresenta i valori del simbolismo legato alla figura dell’animale: caratteristiche come la saggezza, la forza, il coraggio, il potere di comando, l’eleganza. Quello del leone è dunque un tatuaggio che rispecchia l’indole autoritaria, forse tipica anche dello stesso Memphis, della persona che lo mostra con fierezza e che magari, nei momenti di difficoltà, aiuta chi lo porta a ricordarsi di ruggire contro le difficoltà della vita.
I tatoo dedicati ai loro figli
E’ inevitabile, sono tanti i calciatori che per portarsi con sé un ricordo dei propri figli quando sono fuori in ritiro, in trasferta o in giro con la Nazionale, decidono di tatuarsi un ricordo legato a loro. Uno di questi è Daniele De Rossi, che portare sempre con sè la figlia Gaia, si è fatto tatuare i Teletubbies con le parole di Favola dei Modà che le cantava per addormentarla. Stesso medesimo significato anche per Daniele Dessena del Cagliari.
Per il centrocampista dei sardi, quattro Teletubbies dedicati al figlio Tommaso disegnati sul suo corpo. Una menzione speciale anche per Alberto Gilardino, che per le sue tre figlie (Ginevra, Gemma e Giulia) si è tatuato addirittura il volto del popolare cartone Peppa Pig. Come non si farebbe per un figlio..