Il Leeds di Cellino allenato da un software
Un computer per allenatore. E' (forse) l'ultima trovata di Massimo Cellino, l'ex presidente del Cagliari da qualche mese al timone del Leeds. In realtà l'idea non è del massimo dirigente sardo ma di una società, la Elite Sport Tecnologies, che si occupa di software informatici e ha proposto al patron il ‘Globall Coach'. Cos'è? Un manager al quale affidare la gestione della squadra… tutto studiato e analizzato secondo algoritmi, scansione di dati sui calciatori propri e quelli avversari così da programmare allenamenti, elaborare tattiche. "Per queste cose – ha ammesso al Mirror Emile Coleman, CEO dell'azienda – il nostro sistema è perfetto. La nostra società è molto vicina a Leeds e noi siamo tifosi dello storico club". Possibile che non si trovi un tecnico in carne e ossa che sia in grado di reggere le sorti dei calciatori? Sì, è possibile considerata la fama di ‘mangia-allenatori' che l'ex massimo dirigente del Cagliari s'è fatto dopo avere esonerato David Hockaday lo scorso 28 agosto (il secondo licenziamento nel giro di pochi mesi, da quando è arrivato alla guida del club).
Nessuno vuole accettare la panchina dei ‘Peacocks' che militano nella English Championship League (l'equivalente della nostra Serie B) e nemmeno piacciono a Cellino alcuni dei candidati valutati (e scartati) di recente: nulla da fare per l'ex calciatore del Liverpool, Robbie Fowler, altrettanto per Hasselbaink (ex Chelsea) e Beattie (ex Southampton). Perché nessuno di questi fa al caso di Cellino e del Leeds? Perché patron cerca un profilo d'allenatore vecchio stampo, che si occupi solo della gestione della squadra, senza mettere becco nelle questioni manageriali. Curiosità: Cellino ha provato a intavolare una trattativa con l'ex commissario tecnico dell'Argentina, Sabella, ma quest'ultimo avrebbe rifiutato l'offerta. Chi, invece, ha molte possibilità di sedere sulla panchina inglese è lo sloveno Darko Milanic, secondo quanto riportato dallo ‘Yorkshire Evening Post'.