Il giovane Under, il ritorno di Florenzi, l’esordio di Schick: i 3 squilli della Roma
Di Francesco sorride per un'altra sera. Dopo il pareggio a reti inviolate in Champions League contro l'Atletico è arrivato anche il confortante successo interno con il Verona in campionato. Una vittoria che vale più dei semplici tre punti in palio perchè il tecnico della Roma ha trovato ulteriori risposte che indicano come il progetto stia continuando sulla giusta strada. Non solo c'è stata la risposta da campione al polemico Dzeko, con una doppietta, ma la confortante prova del giovane Under e soprattutto il ritorno al calcio giocato di Florenzi e il debutto dell'ultimo arrivato, Schick.
Le tre note positive di Di Francesco
Under, il giovane che mancava
Se l'assetto generale della squadra non è cambiato, con Dzeko solo in avanti e due esterni alti a supporto tra centrocampo e attacco, è pur vero che contro il Verona – per un turn-over forzato dai mille impegni ravvicinati – Di Francesco ha cambiato gli interpreti. Dal primo minuto in avanti El Shaarawy e Under ad aiutare il bosniaco mentre in difesa Kolarov e il rientrante Florenzi hanno agito larghi compiendo ottimamente sia la fase difensiva che offensiva.
Il ritorno di Florenzi
Soprattutto Florenzi ha dato segnali confortanti di un pieno recupero. Ha giocato 90 minuti da applausi finendo in crescendo, recuperando palloni fino all'ultimo minuto e offrendo il primo assist per l'apertura delle marcature di Dzeko. Una partita che ha riconsegnato alla Roma un giocatore recuperato e sano, che sarà fondamentale per le dinamiche del tecnico. Dopo 11 mesi di riabilitazione e ricadute era possibile una gara sotto tono e invece così non è stato.
L'esordio di Schick
Altro segnale più che positivo è stato l'esordio di Patrick Schick. L'ultimo infortunio che ne aveva ritardato l'utilizzo aveva riaperto polemiche attorno alle reali condizioni fisiche del giocatore. Ma l'ex Sampdoria ha assaggiato il campo dell'Olimpico negli ultimi minuti di partita provando ripetutamente il tiro. In coppia con Dzeko, dando risposta a chi lo vede alternativa al bosniaco o costretto a giocare esterno alto.