Il Giappone di Zaccheroni (quasi) fuori dal Mondiale in Brasile

Più che ‘blu samurai', guerrieri sbiaditi. E' la sensazione che lascia a Natal il Giappone di Zaccheroni, incapace di andare oltre lo 0-0 contro la Grecia ridotta in dieci uomini per l'espulsione del capitano, Konstantinos Katsouranis, per doppia ammonizione. Morale della favola: il pareggio non serve, nipponici ed ellenici hanno un piede fuori dal Mondiale in Brasile. E resta il rammarico per le occasioni sprecate da Okubo, Uchida ed Endo da un lato, Gekas dall'altro. La vittoria della Colombia sulla Costa d'Avorio (2-1) ha consegnato il passaggio del turno ai ‘cafeteros' (primi, a 6 punti nel Gruppo C) ma lascia ancora una chance agli ‘Elefanti' africani (secondi, 3 punti). La terza partita chiuderà i conti: la nazionale del Sol Levante affronterà la selezione di Pekerman, la Grecia se la vedrà con gli ivoriani e lo farà senza Katsouranis (squalificato) oltre all'attaccante, Mitroglou, costretto ad abbandonare il campo per infortunio alla schiena.

La delusione di Zaccheroni.  Avventura agli sgoccioli per il Giappone e, con ogni probabilità, anche del tecnico italiano, Zaccheroni. "Sicuramente abbiamo giocato con maggiore intensità rispetto alla prima partita del Mondiale – ha ammesso nel dopo gara il ct -, il problema è che non siamo riusciti a fare gol". Gioco prodotto, occasioni da rete, solo un punto in classifica… "Ora dobbiamo giocare per vincere l'ultimo match contro la Colombia", chiosa Zac, e potrebbe non bastare. Amareggiata anche un'altra conoscenza del calcio italiano, si tratta del calciatore milanista Keisuke Honda che non nasconde le difficoltà e riflette sull'atteggiamento ostruzionistico della Grecia: "Loro hanno giocato per strappare un pareggio così da tentare il tutto per tutto nella partita contro la Costa d'Avorio. A noi non resta che lottare con determinazione".