Higuain prepara l’addio, l’agente: “Il Napoli non è un club vincente”
Gonzalo Higuain non rinnoverà il suo contratto con il Napoli. Direttamente dall’Argentina, arriva una notizia che inevitabilmente scuote tutto l’ambiente partenopeo. A porre fine al tormentone relativo ad un possibile rinnovo del vincolo che lega il Pipita al club del presidente De Laurentiis, ci ha pensato in prima persona il fratello-agente del centravanti. Queste le sue parole in un’intervista a Radio Closs Continental: “Gonzalo non rinnoverà con il Napoli. A queste condizioni, il contratto non può essere prolungato, andremo a scadenza (il contratto del giocatore scade nel 2018, ndr) e poi si vedrà”. La proposta dunque di un prolungamento fino al 2020 con un ritocco dell’ingaggio fino a 6.5 milioni di euro, sembra destinata a cadere nel vuoto per l’attaccante che non sembra essere soddisfatto dalla stessa.
Incognita futuro per Higuain
Cosa accadrà dunque ora al centravanti argentino, e soprattutto rimarrà al Napoli? Tra Higuain e una possibile cessione attualmente sembra esserci esclusivamente la clausola rescissoria da 94 milioni di euro. A questa fa riferimento il fratello del bomber che allontana la possibilità di un addio immediato al Napoli, anche se tutto può accadere: “Gonzalo è ultra-professionale e rispetterà il contratto con il Napoli. Ma a queste condizioni non rinnoviamo. Poi non so cosa succederà, se arriverà un club e riuscirà a comprarlo o meno". Parole tutt'altro che leggere per il Napoli. Stando alle parole di Nicolas Higuain, il centravanti non è soddisfatto dall’operato della società e dalle mancate garanzie su di un Napoli competitivo su più fronti: "Gonzalo è arrivato a Napoli perché c'era un progetto ambizioso, di crescita. La risposta del club non è stata corretta".
Critiche al Napoli
Per chiarire il concetto il consanguineo di Higuain è stato molto più esplicito ai microfoni di Radio Crc facendo un paragone con la Juventus: "Il Napoli sta pensando di acquistare giocatori giovani e di prospettiva mentre noi vogliamo vincere e con questa politica è molto più difficile. La Juventus vince perché ha una struttura più forte, perché i giocatori sono più forti. Non ho parlato con Sarri, ma credo che anche il tecnico abbia chiesto alla società certi giocatori per rinforzare la squadra. Forse il mio pensiero è in contrasto con quello del Napoli o forse conviene arrivare al secondo posto e giocare la Champions, ma noi vogliamo vincere. Il problema è calcistico, pensiamo che il progetto non permetterà a questa squadra di fare una bella figura in Champions”.
I rapporti con De Laurentiis e il Psg
E a quanto pare anche i rapporti con il presidente del Napoli non sembrano essere idilliaci: "Abbiamo dovuto sopportare in un momento delicato della stagione che De Laurentiis chiamasse Gonzalo ‘chiattone' e certe cose si fa fatica a mandarle giù. Al momento non c’è in programma nessun incontro col presidente del Napoli". Una battuta anche sul presunto interesse del Psg: "Non ho mai parlato di Gonzalo con altri club per una questione di rispetto. Sono in Argentina da un mese, sono stato anche a Parigi per vedere il Psg perché ho anche altri calciatori francesi in procura e tanti amici nel mondo del calcio, ma ormai mi vedono ovunque. Non ho bisogno di parlare di mio fratello col club parigino, se il Psg lo vuole deve chiamare De Laurentiis, non me".
In conclusione una battuta sull’epilogo della Copa America e sulla delusione del popolo argentino per la terza finale consecutiva persa in pochi anni. L’agente di Higuain difende il fratello: “Nè Gonzalo è un assassino, nè Aguero è un traditore. L’Argentina arriva alle finali ma non è il Barcellona di Guardiola. Certo, è un dolore enorme non laurearsi campioni".